Friday, October 11, 2019
h 9.00 p.m.
Teatro Augusteo
Saskia Boddeke, Netherlands, 2017, 69’, English, Italian subtitles
L’artista e regista Saskia Boddeke riprende il marito Peter Greenaway formulando un alfabeto che ripercorre la sua vita in un dialogo con la figlia Zoë. Prima pittore, poi cineasta, il regista inglese non smette mai di creare: la sua sconfinata vena artistica entra continuamente in contatto con la quotidianità e con i suoi affetti; la sua figura, poliedrica e ambigua, viene raccontata con occhio ironico e profondo facendone emergere passioni e debolezze. Il documentario fa riflettere sul significato della creazione artistica e sul rapporto tra vita e morte. Grazie al talento visionario di Saskia Boddeke entriamo nel mondo eclettico di una personalità tanto complessa quanto affascinante.
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Artist Saskia Boddeke depicts her husband Peter Greenaway by formulating an alphabet that retraces his life and his art in a dialogue with their daughter Zoë. First a painter, then a film-maker, the English director never stops creating: his boundless artistic streak continuously comes into contact with day-to-day life as well as with his loved ones. His multi-faceted, ambiguous figure is described with an ironic, indepth view which brings the director’s passions and weakness to the surface. The documentary elicits reflection on the profound significance of artistic creation and the relationship between life and death. Thanks to Saskia Boddeke’s talented vision, we enter into the eclectic world of a personality who is as complex as he is fascinating.
Saskia Boddeke è un’artista multimediale e regista olandese. Dal 1986, dopo essersi formata ad Amsterdam come regista, ha lavorato alla Netherlands Opera con artisti come Dario Fo, Peter Stein e Pierre Audi. Negli ultimi 25 anni ha sviluppato un linguaggio che prevede l’uso delle proiezioni su più schermi, sofisticati programmi e spettacoli visivi come i lavori su Second Life. Le sue opere sono delle vere e proprie esperienze che coinvolgono lo spettatore con suoni, luci, odori e oggetti d’arte. Nel 2015 Saskia ha ricevuto il premio russo TANR per l’installazione multimediale The Black Square, The Golden Age of the Russian Avant-garde, come miglior esposizione del 2014. Per il Festival di Spoleto 2017, ha realizzato H is for Horse, un’installazione immersiva sui Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.
director: Saskia Boddeke
photography: Ruzbeh Babol, Saskia Boddeke, Sander Snoep
editing: Gys Zevenbergen
music: Luca D’Alberto
production: I Wonder Pictures
Italian distributors: I Wonder Pictures, Unipol Biografilm Collection