Attraversando studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, il documentario narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera e racconta i protagonisti di questo movimento radicale e innovativo, dal 1967 a oggi, mostrando la sua influenza nel panorama artistico contemporaneo sia in Italia che all’estero. Immagini e materiali d’epoca, sono arricchiti da testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari e da una preziosa conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019, durante l’allestimento della retrospettiva di Jannis Kounellis, presso la Fondazione Prada alla Cà Corner di Venezia.
Passing through artists’ studios, foundations, galleries and museums, the documentary narrates the birth and evolution of Arte Povera and tells about the protagonists of this radical and innovative movement, from 1967 to the present, showing its influence in the contemporary art scene both in Italy and abroad. Vintage images and materials are enriched by testimonies from artists, gallery owners, photographers and family members. Valuable is the long conversation with Germano Celant conducted in 2019 during the installation of the Jannis Kounellis retrospective at the Fondazione Prada at Cà Corner in Venice.
art and environs
Arte povera. Appunti per la storia
Andrea Bettinetti, Italy, 2023, 90’, Italian
regia / direction: Andrea Bettinetti
fotografia / photography: Massimo Schiavon
montaggio / editing: Giovanna Ferrara
musica / music: Fabio Barovero
suono / sound: Roberto Remorino, Simone Brizio
produttore esecutivo / executive producer: Michele Bongiorno
produzione / production: Good Day Films, Sky Arte
Regista di documentari, Andrea Bettinetti si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano per poi trasferirsi a Londra per studiare regia. Dal 2010 insegna allo IED, Istituto Europeo di Design di Milano. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi documentari per i principali canali italiani e diverse televisioni straniere. Tra i suoi lavori dedicati all’arte figurano Piero Manzoni, artista (2013), Swinging Roma (2015), Fabio Mauri, ritratto a luce solida (2017), Cy Dear (2018). Molti dei suoi documentari sono stati selezionati per festival e rassegne cinematografiche di rilevanza internazionale e sono stati proiettati in importanti musei sia in Italia che all’estero.