Tehachapi by JR
Oct
16
8:30 PM20:30

Tehachapi by JR

Nel corso di tre anni, l’artista francese JR ha realizzato un’opera d’arte su larga scala nel cortile del carcere di massima sicurezza Tehachapi, in California. Con il suo team ha fotografato i detenuti e dato loro la possibilità di raccontare liberamente la propria storia. Il progetto mostra il potere dell'arte come strumento di trasformazione e forza unificante di speranza, specialmente nel contesto del sistema carcerario, intrinsecamente violento. Con questo film JR vuole condividere la resilienza e il viaggio dei detenuti verso la redenzione.

Over the course of three years, French artist JR created a large- scale artwork in the courtyard of the maximum security prison in Tehachapi, California. With his team, he photographed inmates and gave them the opportunity to share their stories freely. The project demonstrates the power of art as a transformative tool and unifying force of hope, especially in the context of the inherently violent prison system. With this film, JR wants to share the resilience and journey of the inmates toward redemption.


photography

Tehachapi
JR, France, 2023, 92’, French, English, Italian subtitles

regia / direction: JR
fotografia / photography: Roberto De Angelis, John Hunter Nolan, Tasha Van Zandt
montaggio / editing: Maxime Pozzi-Garcia, Sylvie Landra (ACE)
musica / music: Enfant Sauvage
suono / sound: Eyal Levy, Yves-Marie Omnes, David Chaulier, Antoine Baudouin, Lucile Demarquet, Thierry Delor
produzione / production: Social Animals, Mk Productions, Quiet, Ciné-Tamaris

credits: JR, Marc Azoulay, Camille Pajot, Grégoire Machavoine


JR è un artista francese che utilizza la tecnica del collage fotografico per realizzare opere monumentali e installazioni di arte pubblica site specific. Ha iniziato il suo percorso artistico facendo graffiti e, dopo aver trovato una macchina fotografica nella metropolitana di Parigi nel 2001, ha iniziato a documentare il suo lavoro. Nel 2005 ha partecipato come fotografo di scena al lungometraggio di Kim Chapiron con Vincent Cassel. Ha diretto cortometraggi su temi sociali e documentari che raccontano i suoi progetti, tra i più recenti: Visages, villages (2017), film con Agnès Varda, Paper & Glue (2021).


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Arte povera. Appunti per la storia
Oct
17
4:00 PM16:00

Arte povera. Appunti per la storia

Attraversando studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, il documentario narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera e racconta i protagonisti di questo movimento radicale e innovativo, dal 1967 a oggi, mostrando la sua influenza nel panorama artistico contemporaneo sia in Italia che all’estero. Immagini e materiali d’epoca, sono arricchiti da testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari e da una preziosa conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019, durante l’allestimento della retrospettiva di Jannis Kounellis, presso la Fondazione Prada alla Cà Corner di Venezia.

Passing through artists’ studios, foundations, galleries and museums, the documentary narrates the birth and evolution of Arte Povera and tells about the protagonists of this radical and innovative movement, from 1967 to the present, showing its influence in the contemporary art scene both in Italy and abroad. Vintage images and materials are enriched by testimonies from artists, gallery owners, photographers and family members. Valuable is the long conversation with Germano Celant conducted in 2019 during the installation of the Jannis Kounellis retrospective at the Fondazione Prada at Cà Corner in Venice.


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Arte povera. Appunti per la storia
Andrea Bettinetti, Italy, 2023, 90’, Italian

regia / direction: Andrea Bettinetti
fotografia / photography: Massimo Schiavon
montaggio / editing: Giovanna Ferrara
musica / music: Fabio Barovero
suono / sound: Roberto Remorino, Simone Brizio
produttore esecutivo / executive producer: Michele Bongiorno
produzione / production: Good Day Films, Sky Arte


Regista di documentari, Andrea Bettinetti si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano per poi trasferirsi a Londra per studiare regia. Dal 2010 insegna allo IED, Istituto Europeo di Design di Milano. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi documentari per i principali canali italiani e diverse televisioni straniere. Tra i suoi lavori dedicati all’arte figurano Piero Manzoni, artista (2013), Swinging Roma (2015), Fabio Mauri, ritratto a luce solida (2017), Cy Dear (2018). Molti dei suoi documentari sono stati selezionati per festival e rassegne cinematografiche di rilevanza internazionale e sono stati proiettati in importanti musei sia in Italia che all’estero.


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Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole
Oct
17
5:55 PM17:55

Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole

l documentario ruota attorno alla figura poliedrica di Emilio Isgrò, artista della cancellatura, poeta visivo, scrittore e drammaturgo. L’universo creativo di Isgrò appare costellato da esperienze multidisciplinari, tutte riconducibili alla stessa matrice creativa: l’artista della cancellatura è colui che si esprime attraverso la relazione con la parola. Confrontandosi con i testi ‘sacri’ della letteratura italiana, i testi civili e le dichiarazioni dei diritti umani e ridisegnando mappe geografiche, sagome di volti, ritratti, Emilio Isgrò cancella per ricostruire nuovi sensi. E così, lungo la relazione fra parola e immagine egli s’interroga, attraverso il suo segno artistico, sul senso dell’esistenza e sul valore delle relazioni umane, tenendo viva la dialettica fra poesia, arte, letteratura, storia e società civile.

The documentary revolves around the multifaceted figure of Emilio Isgrò, the artist of erasure, visual poet, writer, and playwright. Isgrò's creative universe is thus filled with multidisciplinary experiences, all traceable to the same creative source: the artist of erasure expresses himself through his relationship with words. By engaging with the ‘sacred’ texts of Italian literature, civil texts, and declarations of human rights, and by redrawing geographical maps, silhouettes of faces, and portraits, Emilio Isgrò erases in order to reconstruct new meanings. Through this relationship between word and image, he questions the meaning of existence and the value of human relationships, keeping alive the dialogue between poetry, art, literature, history, and civil society.


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Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole
Davide Bassanesi, Italy, 2024, 70’, Italian

regia / direction: Davide Bassanesi
soggetto / subject: Eletta Flocchini
fotografia / photography: Davide Bassanesi
montaggio / editing: Davide Bassanesi
musica / music: Gianluigi Trovesi
suono / sound: Sergio Maggioni/Neunau
produzione / production: Immagini, Sky Arte, Archivio Emilio Isgrò, Giorgio Buzzi, Gianfranco Chiapparini


Davide Bassanesi è regista, autore e sceneggiatore. Ha realizzato lungometraggi, corti, spot e filmati di vario genere: narrazioni territoriali e antropologiche, documentari su temi culturali e artistici, video promozionali del mondo della moda e del Made in Italy. Dopo una prima esperienza presso un’emittente televisiva privata, il suo percorso professionale si consolida con l’esperienza in alcuni studi di produzione milanesi e dal 2000 si trasforma in una realtà autonoma e imprenditoriale: lo studio ‘Immagini’ con il quale realizza decine di produzioni collaborando con entri pubblici e privati, esponenti del mondo dell’arte e della cultura.


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Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow
Oct
17
7:25 PM19:25

Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow

Nel dicembre 2021, poco prima dell'invasione russa in Ucraina, l'artista islandese Ragnar Kjartansson inaugura una mostra monumentale in un nuovo centro artistico chiamato GES-2 nel cuore di Mosca. L’elemento principale della mostra è una “scultura vivente” chiamata Santa Barbara. L'arrivo e la popolarità della soap opera Santa Barbara nella vita russa dopo la caduta dell'Unione Sovietica possono essere visti come una metafora delle speranze di apertura culturale tra Est e Ovest dopo la fine della Guerra Fredda. Attraverso la diffusione di questo tipo di programmi televisivi, i russi dell'epoca immaginavano un futuro nuovo e più luminoso per loro stessi. Trent'anni dopo, i sogni di apertura culturale sono nuovamente ridotti in polvere dopo l'invasione dell'Ucraina che riapre le grandi questioni sulla libertà per le nazioni, gli individui e gli artisti.

In December 2021, just before the Russian invasion of Ukraine, Icelandic visual artist Ragnar Kjartansson opens a monumental exhibition in a new art center called GES-2 in the heart of Moscow. The main element of the exhibition is a living sculpture called Santa Barbara. The arrival and popularity of the soap opera Santa Barbara in Russian life after the fall of the Soviet Union can be seen as a metaphor for the hopes of cultural openness between East and West after the end of the Cold War. Through the spread of these kinds of television programs, Russians at the time imagined a new and brighter future for themselves. Thirty years later, dreams of cultural openness are once again turned to dust after the invasion of Ukraine, reopening major questions about freedom for nations, individuals, and artists.


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Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow
Gaukur Úlfarsson, Iceland, 2023, 90’, Icelandic, English, Russian, Italian subtitles

regia / direction: Gaukur Úlfarsson
fotografia / photography: Hákon Sverrisson
montaggio / editing: Elisabet Ronaldsdóttir, Sigurður Kristinn Ómarsson
musica / music: Davíð Berndsen
suono / sound: Kári Jóhannsson
produzione / production: Obbosí


Gaukur Úlfarsson è un regista islandese formatosi all'Arts Collage Fjölbraut í Breiðholti in Islanda. Inizialmente attivo nel panorama musicale, ha fatto parte di diverse band, tra cui i Quarashi, con cui ha girato il mondo come bassista. Negli anni 2000 ha iniziato la sua carriera di regista dedicandosi ai video musicali e alla pubblicità e in seguito anche alla realizzazione di film, serie televisive e documentari di vario genere, ricevendo numerosi riconoscimenti sia in Islanda sia a livello internazionale.


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The Warhol Effect
Oct
17
9:15 PM21:15

The Warhol Effect

Nonostante la sua immensa fama, la produzione di Andy Warhol degli anni '70 e '80 ha ricevuto poca attenzione. Il documentario esplora la sua evoluzione come artista, dall’essere sopravvissuto a un attentato al suo ritorno alla pittura. Attraverso interviste ai suoi amici e ad artisti come Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian e Chris Stein, il filmato offre una nuova prospettiva sull'enigmatica figura che continua ad influenzare il mondo dell'arte di oggi.

The Warhol Effect is a new documentary film delving into the late work, life, and enduring legacy of Andy Warhol. Despite his immense influence, little attention has been given to his 1970s and 80s output. From surviving an assassination attempt to his prolific return to painting, the film explores Warhol's evolution as an artist and his lasting impact on contemporary culture. Through interviews with his friends and modern artists such as Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian, and Chris Stein, the film offers a fresh perspective on the enigmatic figure who continues to shape the art world today.


art and environs

The Warhol Effect
Lloyd Stanton, Paul Toogood, United States, 2024, 88’, English, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Lloyd Stanton, Paul Toogood
fotografia / photography: Dax Debice, John Halliday, Paul Reuter
montaggio / editing: Dave Briggs, Benjamin Gerstein
musica / music: Dylan Rippon
produzione / production: Komack Company, Vitameatavegamin, Birdrib, 4045 Films


Lloyd Stanton e Paul Toogood sono registi e produttori britannici il cui lavoro si concentra prevalentemente sull’esplorazione del processo creativo di artisti e musicisti. Tra i loro film e prodotti per la televisione: Something From Nothing: The Art Of Rap, Dying Laughing, This Is Stand-Up, Miss Angela, Catching Hell In The City Of Angels, Songbook, The Great Songwriters and Replay - The Classic Album Sessions.


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Green Over Gray. Emilio Ambasz
Oct
18
4:00 PM16:00

Green Over Gray. Emilio Ambasz

Il film racconta la rivoluzione della Green Architecture attraverso il lavoro dell’architetto argentino Emilio Ambasz. Dagli anni ’70 agli inizi del 2000, Ambasz ha anticipato il dibattito sull'impatto climatico proponendo una visione innovativa della relazione tra uomo e natura. Il documentario si concentra su quattro progetti significativi: La Casa de Retiro Espiritual di Siviglia, il Lucille Halsell Conservatory del Giardino Botanico di San Antonio in Texas, l’Acros Building di Fukuoka e l’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Attraverso interviste esclusive a importanti architetti ed esperti, plastici originali, immagini della vita attuale negli edifici, citazioni e favole lette da Ambasz stesso, scopriamo come l'architettura possa influenzare il comportamento dell’uomo e il nostro ambiente.

The film tells the story of the Green Architecture revolution through the work of Argentine architect Emilio Ambasz. From the 1970s to the early 2000s, Ambasz anticipated the debate on climate impact by proposing an innovative vision of the relationship between man and nature. The film focuses on four significant projects: La Casa de Retiro Espiritual in Seville, the Lucille Halsell Conservatory at the San Antonio Botanical Garden in Texas, the Acros Building in Fukuoka and the Ospedale dell'Angelo in Mestre. Through exclusive interviews with leading architects and experts, original models, images of actual life in the buildings, quotes and fables read by Ambasz himself, the docufilm illustrates how architecture can influence human behavior and our environment.


architecture and design

Green Over Gray. Emilio Ambasz
Francesca Molteni, Mattia Colombo, Italy, 2023, 55’, Italian, English, Spanish, Japanese, Italian subtitles

regia / direction: Francesca Molteni, Mattia Colombo
fotografia / photography: Mattia Colombo, Timon De Graaf Boelè
montaggio / editing: Silvia Biagioni
musica / music: Luca Maria Baldini
produzione / production: Muse Factory of Projects, Gaia Maritano

credits: Muse Factory of Projects


Francesca Molteni ha studiato Film Production alla New York University. Dal 2002 produce e dirige format televisivi, documentari, video e installazioni, e cura mostre di design. Nel 2009 ha fondato a Milano Muse Factory of Projects. Nel 2012 ha ricevuto il Premio per l’Innovazione del Presidente della Repubblica e la menzione d’onore del Compasso d’Oro; nel 2013 il Cathay Pacific Award per le donne imprenditrici. Collabora con La Repubblica, D e Door, è autrice del libro Oggetti d’impresa e membro del Consiglio d’Amministrazione di MuseoCity. Tra i suoi film più recenti: The Power of the Archive. Renzo Piano Building Workshop (2018), Aldo Rossi Design (2022), Green Over Gray. Emilio Ambasz (2023), We The Others (2024).

Mattia Colombo ha diretto diversi film tra cui Il Velo, vincitore di due premi al XI Circuito Off, Venezia; il lungometraggio Alberi che camminano, scritto con Erri De Luca; Voglio dormire con te, vincitore del Premio Corso Salani e del bando In Progress di Filmmaker. Ha diretto un documentario sulla band italiana di Elio e le Storie Tese e un film biografico su Marcelo Burlon. Nel 2023 ha firmato, insieme a Valentina Cicogna, Sconosciuti Puri, film documentario sull'attività del Labanof.


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We the Others
Oct
18
5:10 PM17:10

We the Others

I designer brasiliani Fernando e Humberto Campana, hanno ottenuto fama internazionale grazie a creazioni innovative e all'uso di materiali poveri per la realizzazione di arredi di design. Attraverso una serie di interviste, il documentario celebra il quarantesimo anniversario della fondazione del loro Studio nel 1984. Partendo dai giocattoli a forma di cactus creati dai due fratelli da bambini, fino ad arrivare all’ultimo progetto, il Parco Campana nella città natale di Brotas, il film offre un ampio sguardo sul lavoro di questi designer, sulle iniziative sociali che hanno intrapreso e sulle loro numerose collaborazioni internazionali. L’approccio pionieristico all’arte e al design fa dei fratelli Campana un esempio unico in questo campo.

The film presents the life and work of Fernando and Humberto Campana, a Brazilian design duo who have achieved international fame thanks to their innovative creations and use of humble materials to create design furniture. Through a series of interviews, the documentary celebrates the 40th anniversary of the foundation of their Studio in 1984. Starting with the cactus-shaped toys created by the two brothers as children and up to their latest project, the Campana Park in their hometown of Brotas, the film offers a broad look at the work of these designers, the social initiatives, and their numerous international collaborations. The Campana brothers’ pioneering approach to art and design makes them a unique example in this sector.


architecture and design

We The Others
Francesca Molteni, Italy, 2024, 57’, English, Portuguese, Italian, French, Italian subtitles

un film di / a film by: Maria Cristina Didero, Francesca Molteni
regia / direction: Francesca Molteni
fotografia / photography: Nicolò Amedeo
montaggio / editing: Nicolò Amedeo
musica / music: Luca Maria Baldini
produzione / production: Muse Factory of Projects, Gaia Maritano, Silvia Lunazzi

credits: Muse Factory of Projects


Francesca Molteni ha studiato Film Production alla New York University. Dal 2002 produce e dirige format televisivi, documentari, video e installazioni, e cura mostre di design. Nel 2009 ha fondato a Milano Muse Factory of Projects. Nel 2012 ha ricevuto il Premio per l’Innovazione del Presidente della Repubblica e la menzione d’onore del Compasso d’Oro; nel 2013 il Cathay Pacific Award per le donne imprenditrici. Collabora con La Repubblica, D e Door, è autrice del libro Oggetti d’impresa e membro del Consiglio d’Amministrazione di MuseoCity. Tra i suoi film più recenti: The Power of the Archive. Renzo Piano Building Workshop (2018), Aldo Rossi Design (2022), Green Over Gray. Emilio Ambasz (2023), We The Others (2024).


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Serena Scapagnini – Lo spazio oltre
Oct
18
6:15 PM18:15

Serena Scapagnini – Lo spazio oltre

Il lavoro di Serena Scapagnini indaga i meccanismi della memoria e la matrice del pensiero. La sua ricerca si avvale dal 2012 della collaborazione di Higley Lab - Program in Cellular Neuroscience della Yale University e dei laboratori di fisica quantistica dello Yale Quantum Institute. Le sue opere riflettono la profonda correlazione tra arte, scienza, natura e spirito. In questo film, l’artista condivide il suo processo creativo, che si sviluppa attraverso il disegno, la pittura, le installazioni spaziali e il video, mentre dialoga e riflette sul mondo racchiuso nelle sue opere.

Serena Scapagnini's work explores the mechanisms of memory and the matrix of thought. Her research has been supported since 2012 by collaboration with the Higley Lab - Program in Cellular Neuroscience at Yale University and the quantum physics laboratories at the Yale Quantum Institute. Her works reflect the profound correlation between art, science, nature, and spirit. In this film, the artist shares her creative process, which unfolds through drawing, painting, spatial installations, and video, while engaging in dialogue and reflecting on the world encapsulated in her artworks.


art and environs

Serena Scapagnini – Lo spazio oltre
Nicola Campiotti, Italy, United States, 2024, 12’, Italian, English, Italian subtitles

WORLD PREMIERE

regia / direction: Nicola Campiotti
fotografia / photography: Marco Foschiani, Raffaele Rossi
montaggio / editing: Milko Montesanti
musica / music: Chaz Dabat, Marco Foschiani, Carmine Padula
suono / sound: Raffaele Rossi
produzione / production: Indrapur Cinematografica

credits: Dario Lasagni


Nicola Campiotti lavora come regista e sceneggiatore per il cinema e la televisione. Tra i suoi lavori, il documentario Sarà un paese (2014), patrocinato da Libera e da Unicef, i film Il mondo sulle spalle (2019), interpretato da Beppe Fiorello, La stoccata vincente (2013) con Flavio Insinna. Nel 2018 è stato aiuto regista di Wim Wenders nel documentario Papa Francesco, uomo di parola. Collabora con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite UNDP per raccontare e dare voce a ragazze e ragazzi che nel mondo si occupano di fronteggiare i cambiamenti climatici proponendo soluzioni concrete.


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Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te
Oct
18
6:35 PM18:35

Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te

Chiara Fossati è una foto-documentarista, membro del collettivo fotografico CESURA fin dalla sua fondazione nel 2008. Il film parla di due temi profondamente legati tra loro, la provincia e l’adolescenza, attraverso due dei suoi progetti fotografici. Il primo, Whatever documenta per immagini i rave party della fine degli anni ‘90, argomento tornato di attualità negli ultimi tempi; il secondo, Comete, racconta l’adolescenza nella sconfinata provincia italiana. Un viaggio in luoghi lontani ma molto vicini, alla scoperta di una generazione, la Gen Z.

Chiara Fossati is a photo-documentary artist and member of the CESURA photographic collective since its foundation in 2008. The film explores two closely related themes, the provinces and the adolescence, through two of her photographic projects. The first, Whatever, visually documents the rave parties of the late 1990s, a topic that has recently regained relevance. The second, Comete, depicts adolescence in the boundless Italian provinces. It is a journey to distant yet very familiar places, discovering a generation, the Gen Z.


photography

Le fotografe 2: Chiara Fossati – Come te
Francesco G. Raganato, Italy, 2023, 24’, Italian

regia / direction: Francesco G. Raganato
fotografia / photography: Omar Cristalli
montaggio / editing: Ninetta Giradello
suono / sound: Giancarlo Boselli
produzione / production: Sky Arte, TerraTrema Film

credits: Chiara Fossati


Francesco G. Raganato è regista e autore di documentari e docu-serie per il cinema e la TV. Per Sky Arte ha creato e diretto la serie Le Fotografe, in cui racconta temi legati al femminile attraverso lo sguardo delle più interessanti fotografe italiane contemporanee. Nel 2014 ha vinto il Festival di Roma con il documentario Looking for Kadija, girato in Eritrea. È text supervisor e autore per il community magazine di fotografia PERIMETRO.

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Miranda July in "Friends & Strangers" – Art21
Oct
18
7:00 PM19:00

Miranda July in "Friends & Strangers" – Art21

Il documentario offre una panoramica sulla carriera artistica di Miranda July, scrittrice, regista e artista il cui lavoro esplora temi come l'intimità, l’amicizia e la famiglia. Il racconto parte dalla pièce teatrale The Lifers, scritta e diretta da adolescente, ed esplora il suo percorso, dal suo impegno nelle performance interattive con il pubblico, al progetto Services, realizzato in collaborazione con Jay Benedicto, un venditore telematico delle Filippine. In ogni sua opera, July cerca nuovi modi per mettersi in gioco, affrontando la vulnerabilità ed esponendosi per creare connessioni autentiche con gli altri.

The documentary provides an overview of the artistic career of Miranda July, a writer, director, and artist whose work explores themes such as intimacy, friendship, and family. The narrative begins with the play The Lifers, written and directed by her as a teenager, and follows her practice to the present day; from her participatory performances, to her feature films to her project Services, created in collaboration with Jay Benedicto, a telemarketer from the Philippines. In each of her works, July seeks new ways to engage, confronting vulnerability and exposing herself to create authentic connections with others.


art and environs

Miranda July in "Friends & Strangers" – Art21
Chiemi Karasawa, United States, 2023, 14’, English, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Chiemi Karasawa
fotografia / photography: Daud Sani
montaggio / editing: Mary Ann Toman, Lynn True
musica / music: Andrew Orkin
suono / sound: Jedd Dumaguina, Luiza Sá-Davis
produzione / production: Art21


Chiemi Karasawa è una regista e produttrice pluripremiata, fondatrice della Isotope Films di Brooklyn, NY. Tra i suoi documentari più noti ci sono Elaine Stritch: Shoot Me (2013), Aretha Franklin Amazing Grace (2018), AKA Jane Roe (2020). I suoi film sono stati presentati in festival prestigiosi, ricevendo premi tra cui un Emmy e una nomination agli Oscar. È membro dell'Academy for Motion Picture Arts & Sciences (AMPAS) e attualmente lavora a un documentario sull'astronauta Amanda Nguyen, candidata al Premio Nobel per la Pace.


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Georgia O'Keeffe – Painter of the Faraway
Oct
18
7:30 PM19:30

Georgia O'Keeffe – Painter of the Faraway

Un ritratto di Georgia O'Keeffe (1887-1986), icona dell'arte americana che incarna una femminilità radicalmente moderna, autonoma e libera. In un'epoca in cui i diritti delle donne non erano ancora riconosciuti, riuscì a realizzare con determinazione il suo desiderio di diventare pittrice e a trovare la propria voce come artista. Il film esplora la sua arte e il suo legame indissolubile con un uomo e con un territorio: Alfred Stieglitz, eminente fotografo e influente gallerista newyorkese, e il New Mexico, il suo paesaggio prediletto. Il racconto di questa vita affascinante è accompagnato da Barbara Buhler Lynes, storica dell’arte e cofondatrice del Georgia O’Keeffe Museum di Santa Fe e del O’Keeffe Research Center, e dalla sua biografa, la scrittrice Roxana Robinson.

A portrait of Georgia O'Keeffe (1887-1986), an icon of American art who embodied a radically modern, autonomous and free femininity. At a time when women's rights were still not recognised, she managed to fulfil her desire to become a painter and to find her own voice as an artist. The film explores her art and her inseparable connection with both a man and a place: Alfred Stieglitz, the eminent photographer and influential New York gallerist, and New Mexico, her beloved landscape. This fascinating life story is accompanied by Barbara Buhler Lynes, art historian and co-founder of the Georgia O'Keeffe Museum in Santa Fe and the O'Keeffe Research Center, and her biographer, the writer Roxana Robinson.


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Georgia O'Keeffe – Painter of the Faraway
Evelyn Schels, France, 2021, 52’, English,
Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Evelyn Schels
fotografia / photography: Dyanna Taylor, Wolfgang Lehner, Jochen Bartelt
montaggio / editing: Cyril Curchod
musica / music: Christoph Rinnert
suono / sound: Melinda Frame, Peter Tooke
produzione / production: Arte France, Les Films d’ici

credits: Tony Vaccaro, Stieglitz, Ansel Adams


Evelyn Schels è un’autrice e regista tedesca che vive e lavora tra Monaco e Parigi. Dopo una formazione in letteratura comparata e storia dell'arte, ha iniziato a produrre e dirigere documentari per il cinema e per la televisione, con particolare attenzione all'arte, al teatro e alla letteratura. Ha realizzato film su artisti come Jean Tinguely, Amedeo Modigliani, Georg Baselitz e nel 2019 ha diretto Body of Thruth (2019) su Marina Abramović, Shirin Neshat, Sigalit Landau e Katharina Sieverding.


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Pussy Riot: Rage Against Putin
Oct
18
8:45 PM20:45

Pussy Riot: Rage Against Putin

Le Pussy Riot sono un collettivo di protesta femminista e di performance art russo di base a Mosca. Inizialmente conosciute per la loro musica punk rock provocatoria, sono poi diventate celebri per le loro azioni contro l’ordine repressivo di Vladimir Putin, azioni pagate con il carcere. Dopo un lungo periodo di silenzio, sono tornate sulla scena per protestare contro la guerra in Ucraina. Questo documentario racconta la loro storia e la loro lotta, attraverso filmati d’archivio e testimonianze dei membri del gruppo.

Pussy Riot are a Russian feminist protest and performance art collective from Moscow. They gained fame for their punk actions against Vladimir Putin's repressive regime, actions paid for with imprisonment. Their voices are now more important than ever to protest against the war in Ukraine. This documentary tells their story and their fight through archival footage and testimonies from the group members.


art and environs

Pussy Riot: Rage Against Putin
Denis Sneguirev, France, 2023, 52’, French, English, Russian, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Denis Sneguirev
fotografia / photography: Denis Sinyakov
montaggio / editing: Marie Marchand, Denis Sneguirev
musica / music: Lucy Page
suono / sound: Christophe De Pinho
produzione / production: Les Poissons Volants


Dopo aver studiato lingue all’Università di Nižnij Novgorod, Denis Sneguirev ha trascorso due anni nella sezione documentari del Corso Superiore di Cinematografia a Mosca. Dal 2000 vive e lavora in Francia a progetti documentaristici, la maggior parte dei quali riguardano la molteplicità della cultura classica o underground e il suo ruolo nelle nostre società. Tra i suoi film: Urss, l’effondrement (2021), L’Hypothèse de Zimov (2021), Mada Underground (2016), Saint-Exupéry, le dernier chevalier du ciel (2014).


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The Pilgrimage of Gilbert & George
Oct
18
9:55 PM21:55

The Pilgrimage of Gilbert & George

Gilbert & George sono stati protagonisti dell'avanguardia artistica britannica per oltre mezzo secolo. Il film rende loro omaggio intrecciando una serie di interviste inedite con un ricco repertorio proveniente da rari archivi storici. Un'avvincente riflessione sul loro ‘pellegrinaggio’, sulla filosofia, la vita, la storia della loro produzione artistica che, dalle prime Living Sculptures, non ha mai mancato di suscitare fascinazione e controversie. Questo film è un ritratto vivido che abbraccia il mantra di Gilbert & George ‘Arte per tutti’.

Gilbert & George have been leading figures in the British avant-garde art scene for over half a century. The film pays tribute to them by weaving together a series of unpublished interviews with a rich collection of rare historical archival footage. It offers a captivating reflection on their ‘pilgrimage,’ their philosophy, life, and the history of their artistic production, which, from the earliest Living Sculptures, has never failed to arouse both fascination and controversy. Like their art, this film is made for both the many and the few: a strikingly vivid portrait that embraces Gilbert & George’s mantra, ‘Art for All’.


art and environs

The Pilgrimage of Gilbert & George
Mike Christie, United Kingdom, 2024, 87’, English, Italian subtitles

WORLD PREMIERE

regia / direction: Mike Christie
fotografia / photography: Craig Hastings
montaggio / editing: Hannah Briere-Edney
suono / sound: Phil Bax, Giancarlo Dellapina, Doug Dreger, Chris Gayne, Simon Hollis, Tamara Stubbs
produzione / production: Supercollider Global, Zinc Media 


Mike Christie è un regista e produttore cinematografico e televisivo britannico. Ha realizzato film per importanti emittenti televisive come BBC, Sky, Discovery e History Channel. La sua carriera è iniziata negli anni '90 lavorando con l'artista e cineasta Derek Jarman, ha poi realizzato una serie eclettica di film culturali tra cui Jump London (2003), Hansa Studios: By The Wall 1976-90 (2018) e New Order: Decades (2018).


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The Soul of Art – The Merzbacher Collection
Oct
19
4:00 PM16:00

The Soul of Art – The Merzbacher Collection

Per cinquant'anni Werner e Gaby Merzbacher hanno avuto in casa una delle collezioni d'arte più importanti del mondo, circondati da opere di Matisse, Kandinsky, Picasso e molti altri, fino al giorno in cui l'intera raccolta è stata trasportata alla Kunsthaus Zürich. Il film parte da questo momento, intrecciando il racconto della storia della collezione e del suo collezionista. Nato in Germania da una famiglia ebrea, il giovane Werner sfuggì all’Olocausto e rimase orfano; nel 1949 emigrò negli Stati Uniti, conobbe la moglie Gabriele e tornò in Svizzera dove divenne imprenditore. In questi anni la coppia iniziò a collezionare opere d’arte, dai dipinti dei grandi maestri di fine Ottocento e delle avanguardie del Novecento, fino a opere più recenti di artisti come Pipilotti Rist.

For fifty years Werner and Gaby Merzbacher have had one of the world's most important art collections in their home, surrounded by works by Matisse, Kandinsky, Picasso and many others, until the day the entire collection was transported to the Kunsthaus Zürich. The film begins at this moment, weaving together the story of the collection and its collector. Born in Germany to a Jewish family, young Werner escaped the Holocaust and was orphaned; in 1949, he emigrated to the United States, met his wife Gabriele and returned to Switzerland, where he became an entrepreneur. During these years, the couple began collecting art, from paintings by the great masters of the late 19th century and the avant-garde of the 20th century to more recent works by artists like Pipilotti Rist.


art and environs

The Soul of Art – The Merzbacher Collection
Yves Kugelmann, Switzerland, Germany, 2024, 46’, German, Italian subtitles

WORLD PREMIERE

regia / direction: Yves Kugelmann
montaggio / editing: Klaus Flemming, Christoph Weinert
musica / music: Seraphin Based, Suma Omnchinords, Anders Guggisberg
produzione / production: JMAG:productions


Yves Kugelmann è un giornalista, regista e produttore svizzero-francese. Gestisce una casa editrice e le società di produzione cinematografica JMAG productions e Wanda International. Da produttore ha realizzato diversi documentari e film, tra cui Dov'è Anna Frank (2021) con Ari Folman, Cineaste et Visionnaire (2023) su Pierre Koralnik e I Dance, But My Heart is Crying (2023) con Christoph Weinert. Nel 2023 ha diretto Documenting Israel sulla fotografia da Robert Capa a Inge Morath in Israele e Palestina.


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Mark Rothko, la peinture vous regarde
Oct
19
5:05 PM17:05

Mark Rothko, la peinture vous regarde

Questo documentario indaga la vita e l’opera di Mark Rothko, leggenda dell’arte del XX secolo. Nato in Russia, emigrò in America da bambino e perse suo padre quando era ancora molto giovane. A 21 anni si trasferì a New York dove iniziò a studiare pittura facendo parte delle avanguardie americane, con artisti come Pollock e Motherwell ma interessandosi anche all’arte europea e italiana. Rothko sfidava la pittura astratta con un approccio esigente, voleva che questa trasmettesse idee, che l’esperienza dello spettatore davanti ai suoi quadri fosse emozionante e sensuale e perciò considerava fondamentale il disvelarsi graduale dei colori e la loro matericità.

This documentary investigates the life and work of 20th-century art legend Mark Rothko. Born in Russia, he emigrated to America as a child and lost his father at a young age. At 21 he moved to New York, where he began to study painting and engaging with the American avant-gardes alongside artists like Pollock and Motherwell, while also showing an interest in European and Italian art. Rothko challenged abstract painting with a demanding approach. He wanted it to convey ideas, aiming for the viewer's experience in front of his paintings to be emotional and sensual, and therefore he considered fundamental the gradual unraveling of colors and that they never lose their materiality.


art and environs

Mark Rothko, la peinture vous regarde
Pascale Bouhénic, France, 2023, 52’, French, English, Italian subtitles

EUROPEAN PREMIERE

regia / direction: Pascale Bouhénic
fotografia / photography: Raphaël O’Byrne
montaggio / editing: Anouk Zivy
musica / music: Benjamin Pras
suono / sound: Laurent Herniaux, Michel Kaptur
produzione / production: Arte France, Cinétévé, Fondation Louis Vuitton

credits: Kay Bell Reynall


Pascale Bouhénic è una documentarista francese che si occupa principalmente di arte e letteratura del XIX e XX secolo. Ha realizzato numerosi film, tra cui: Gustave Doré, de l’illustrateur à l’artiste (2013); Rosalind Krauss, une moderniste, une vraie (2014); James Tissot, l’étoffe d’un peintre (2019). Ha scritto e diretto Guillaume Apollinaire, l’élan créateur (2016) e Le dernier Monet, les Nymphéas et l’Amérique (2017). Ha inoltre realizzato la serie di documentari Un œil, une histoire (2014-2020) con i principali storici dell’arte contemporanea. È anche scrittrice e i suoi libri sono pubblicati da Gallimard.


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Jeff Koons. Un ritratto privato
Oct
19
6:15 PM18:15

Jeff Koons. Un ritratto privato

Jeff Koons è una delle figure artistiche più influenti e controverse del nostro tempo. Ha superato i limiti tra arte e cultura di massa e alimentato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale. Personaggio polarizzante e divisivo, ha creato tra i critici un dibattito che alimenta da decenni il suo indiscutibile successo. Questo documentario delinea un ritratto intimo dell’artista esplorando in modo inedito il suo mondo privato, anche attraverso testimonianze di familiari e amici. Pappi Corsicato segue il percorso di Koons fra America, Europa e Qatar rivelandoci la sua visione artistica e le sue motivazioni e ci conduce nello studio newyorkese dell’artista dove il suo team di assistenti lavora combinando creatività artigianale e visione industriale.

Jeff Koons is one of the most influential and controversial artistic figures of our time. He has challenged the boundaries between art and mass culture and transformed the relationship between artists and the cult of celebrity in the global market. A polarizing and divisive figure, he has sparked a debate among critics that has fueled his undeniable success for decades. This documentary outlines an intimate portrait of the artist by exploring his private world in an unprecedented way, including testimonies from family members and friends. Pappi Corsicato follows Koons's journey between America, Europe and Qatar, revealing his artistic vision and motivations and takes us into the artist's New York studio where his team of assistants work combining creative craftsmanship and an industrial vision.


art and environs

Jeff Koons. Un ritratto privato
Pappi Corsicato, Italy, 2023, 80’, English, Italian subtitles

regia / direction: Pappi Corsicato
fotografia / photography: Gianpaolo Marconato
montaggio / editing: Natalie Cristiani
musica / music: Enrico Gabrielli
suono / sound: Paolo Piccardo
produzione / production: Nexo Digital


Pappi Corsicato è un regista e sceneggiatore napoletano. Con una prima formazione in Architettura, nel 1980 va a New York per studiare danza e coreografia alla Alvin Ailey Dance School e recitazione prima alla Academy of Dramatic Arts e in seguito con Geraldine Baron. Assistente di Pedro Almodovar nel 1989, esordisce nella regia nel 1992 con Libera, premiato al Festival di Berlino. Dal 1994 a oggi ha realizzato più di 40 documentari sull'arte contemporanea e su artisti quali Kounellis, Serra, Schnabel, Kapoor e Merz, ricevendo grandi riconoscimenti e premi a festival internazionali. Nel 2021 ha diretto Pompei. Eros e mito con Isabella Rossellini.


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Taking Venice
Oct
19
8:00 PM20:00

Taking Venice

Il film svela la storia che si cela dietro le controversie della Biennale di Venezia del 1964. In piena Guerra Fredda il governo americano, determinato a combattere il comunismo anche con la cultura, fa della mostra d'arte più influente del mondo un terreno di prova. Alice Denney, insider della Casa Bianca e amica dei Kennedy, raccomanda l’ambizioso curatore Alan Solomon per organizzare la partecipazione degli Stati Uniti alla Biennale. Insieme a Leo Castelli, celebre gallerista newyorkese, i due intraprendono un piano audace per far vincere il Gran Premio all’artista americano Robert Rauschenberg lasciando che la stampa internazionale gridi allo scandalo.

Cut like a caper, the film reveals the story behind the controversies of the 1964 Venice Biennale. At the height of the Cold War, the U.S. government, determined to fight communism even through culture, turns the world’s most influential art exhibition into a testing ground. Alice Denney, a White House insider and friend of the Kennedys, recommends the ambitious curator Alan Solomon to organize U.S. participation in the Biennale. Together with Leo Castelli, the famous New York gallerist, the two embark on a bold plan to secure the Grand Prize for American artist Robert Rauschenberg, allowing the international press to cry scandal.


art and environs

Taking Venice
Amei Wallach, United States, 2023, 98’, English, Italian subtitles

regia / direction: Amei Wallach
fotografia / photography: Mead Hunt, Maura Morales Bergmann
montaggio / editing: Rob Tinworth
musica / music: Tay Chee Wei
suono / sound: Doug Brady, Greg McCleary
produzione / production: Gert Films, Display None, Folium Films


Amei Wallach è una pluripremiata critica d'arte, regista e commentatrice televisiva. Nei suoi articoli, nei suoi libri, nelle sue apparizioni nei media, e più recentemente nei suoi film, Wallach ha raccontato e conosciuto artisti come Robert Rauschenberg, Willem de Kooning, Lee Krasner, Jasper Johns, Shirin Neshat. I suoi articoli sono apparsi in importanti testate giornalistiche tra cui il New York Times Magazine, The Nation, Smithsonian, Vanity Fair, Vogue, Art in America e ARTnews. Tra i suoi film acclamati dalla critica internazionale, Louise Bourgeois: The Spider, The Mistress and The Tangerine (2008) e Ilya and Emilia Kabakov: Enter Here (2013).


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Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv
Oct
19
10:00 PM22:00

Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv

Il documentario racconta l’evoluzione artistica di Nam June Paik ripercorrendo la sua formazione a Monaco di Baviera e l’incontro determinante con il musicista d’avanguardia John Cage, passando per l’emigrazione a New York e la collaborazione con il movimento sperimentale Fluxus. Attraverso un ampio archivio di filmati di performance, interviste originali e la voce fuori campo del produttore esecutivo Steven Yeun che legge gli scritti di Nam June Paik, il film presenta il lavoro rivoluzionario di questo pioniere della videoarte, la sua fulminea ascesa sulla scena artistica newyorkese e le sue visioni profetiche di un futuro in cui ognuno avrebbe avuto il proprio ‘canale televisivo’. Con i social media quel futuro è diventato il nostro presente.

The documentary chronicles Nam June Paik's artistic evolution by tracing his education in Munich and his decisive encounter with avant- garde musician John Cage, along with his emigration to New York and collaboration with the experimental Fluxus movement. Through an extensive archive of performance footage, original interviews, and the voiceover of executive producer Steven Yeun reading Nam June Paik's writings, the film presents the revolutionary work of this video art pioneer, his meteoric rise on the New York art scene and his prophetic visions of a future in which everyone would have their own ‘television channel’. With social media, that future has become our present.


art and environs

Nam June Paik: Moon is the Oldest Tv
Amanda Kim, United States, South Korea, 2023, 109’, English, German, Korean, Italian subtitles

regia / direction: Amanda Kim
fotografia / photography: Nelson Walker
montaggio / editing: Taryn Gould
musica / music: Will Epstein
suono / sound: Greg Tobler
produzione / production: Lone Palm Films, Octopus Originals, Curatorial
distribuzione / distribution: Wanted Cinema

credits: Barbara Moore, Lorenzo Bianda, NamJune LLC production footage


Amanda Kim è una regista e produttrice coreano-americana cresciuta a Tokyo. Dopo essersi laureata in Letteratura comparata alla Brown University, ha svolto diversi lavori nel campo della musica, della moda e del design. Ex direttrice creativa di Vice Media, ha guidato la direzione video degli Stati Uniti per i-D, Creators e Garage magazine. Ha anche lavorato a Viceland, il canale televisivo di Vice, come produttrice creativa in un incubatore sperimentale dove ha diretto una troupe di produzione per testare progetti pilota con contenuti innovativi.


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Beyond the White Cube
Oct
20
4:00 PM16:00

Beyond the White Cube

Progettare un museo nel XXI secolo solleva una domanda fondamentale: i musei sapranno evolversi per soddisfare le esigenze di un mondo in continuo cambiamento? Una squadra di curatori, artisti e architetti visionari, tra cui Janne Sirén, Olafur Eliasson, Sebastian Behmann e Shohei Shigematsu, ha unito le forze per immaginare il museo del futuro. Il loro obiettivo è trasformare un’istituzione storicamente elitaria in uno spazio di incontro dinamico e inclusivo. Il film racconta il progetto di espansione del Buffalo AKG Art Museum, documentando il tentativo di creare un museo capace di superare i propri confini e coinvolgere attivamente i visitatori.

Designing a museum in the 21st century raises a fundamental question: will museums be able to evolve to meet the needs of a constantly changing world? A team of visionary curators, artists and architects, including Janne Sirén, Olafur Eliasson, Sebastian Behmann and Shohei Shigematsu, have joined forces to envision the museum of the future. Their goal is to transform a historically elite institution into a dynamic and inclusive meeting space. The film chronicles the expansion project of the Buffalo AKG Art Museum, documenting the attempt to create a museum capable of trascending its boundaries and actively engaging visitors.


architecture and design

Beyond the White Cube
Giulia Magno, Italy, United States, 2024, 17’, English, Italian subtitles

EUROPEAN PREMIERE

regia / direction: Giulia Magno
fotografia / photography: Jeff Mace, Torrey Johnson, Ferhat Yunus Topraklar
montaggio / editing: Giulia Magno, Timo Fritsche
musica / music: Philipp Nespital
suono / sound: Philipp Nespital
produzione / production: Shifting Vision

credits: Giulia Magno


Giulia Magno è una regista, storica dell’arte e curatrice italiana. I suoi film sono stati presentati in istituzioni internazionali come l’ICA Miami, le Serpentine Galleries e le National Galleries of Scotland. Come curatrice ha collaborato con musei come il MAXXI di Roma, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e l’ICA London, organizzando mostre e retrospettive dedicate al rapporto tra cinema e arti visive. Nei suoi film ha documentato il lavoro di artisti come Judy Chicago, Isaac Julien, Ron Arad, Rashid Johnson, Haim Steinbach e Adel Abdessemed.


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Meet the Artist: Philippe Parreno
Oct
20
4:20 PM16:20

Meet the Artist: Philippe Parreno

La ricerca artistica di Philippe Parreno non smette mai di ridefinire i confini dell’arte espositiva. Attraverso film, performance, sculture e installazioni, l’artista francese orchestra il tempo e lo spazio per creare ambienti magici in cui la mostra stessa diventa opera d’arte. Da oltre un decennio, Parreno ha integrato l’intelligenza artificiale nel suo processo creativo e negli ultimi anni la utilizza per monitorare parametri ambientali. I dati vengono poi impiegati per modulare gli elementi delle sue installazioni, dando vita a spazi reattivi e in continua evoluzione. In questa breve intervista, Parreno, dal suo studio di Parigi, racconta come il suo lavoro invita il pubblico a vivere l’arte, non solo ad ammirarla.

Philippe Parreno’s artistic research never ceases to redefine the boundaries of exhibition art. Through films, performances, sculptures, and installations, the French artist orchestrates time and space to create magical environments where the exhibition itself becomes a work of art. For over a decade, Parreno has integrated artificial intelligence into his creative process, and in recent years, he has used it to monitor environmental parameters. The collected data is then used to modulate elements within his installations, giving rise to reactive, ever-evolving spaces. In this short interview, Parreno, from his studio in Paris, presents how his work invites the public to experience art, not just admire it.


art and environs

Meet the Artist: Philippe Parreno
Matteo Lonardi, United Kingdom, 2024, 6’, English, Italian subtitles

regia / direction: Matteo Lonardi
fotografia / photography: Fyras Slaiman
montaggio / editing: Matteo Lonardi, Jan Devetak (The Blink Fish)
musica / music: Premium Beat
suono / sound: Luca Fornasier 
produzione / production: Nowness, Art Basel


Matteo Lonardi è un regista e creatore digitale che vive tra Milano e Bruxelles. Dopo essersi laureato alla Columbia Journalism School, si è dedicato alla creazione di foto e video-ritratti di artisti internazionali. Nel 2014 ha fondato il progetto multimediale Reframe Iran, sull’arte contemporanea iraniana, vincendo un Magic Grant del Brown Institute for Media Innovation. Ha realizzato lavori per istituzioni rinomate come Haus Der Kunst, The Royal Academy of Art, Art Basel e Nowness. I suoi progetti sono stati selezionati per prestigiosi festival, tra cui la Mostra del Cinema di Venezia, DOC NYC e Sunny Side of the Doc.


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Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21
Oct
20
4:25 PM16:25

Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21

Lawrence Abu Hamdan è un artista del suono e del video, il cui lavoro è incentrato sulla politica dell’ascolto. Realizza le sue opere utilizzando tecniche simili all'analisi forense che indagano le violazioni dei diritti umani, la geopolitica e la violenza statale, collaborando a procedimenti legali e con organizzazioni come Amnesty International. Lavori come Walled Unwalled (2018) esaminano come i confini fisici alterino la percezione del suono e della realtà. In 45th Parallel (2022), ambientato al confine tra Canada e Stati Uniti, affronta i confini immaginari che influenzano la vita quotidiana. La sua mostra al MoMA del 2023, Walled Unwalled and Other Monologues, esplora il suo approccio artistico e le sue indagini sonore.

Lawrence Abu Hamdan is an artist who works in sound, video, performance, and installation, focused on the politics of listening. Using techniques similar to forensic analysis, he creates his works that investigate human rights violations, geopolitics, and state violence, collaborating on legal proceedings with organizations such as Amnesty International. Works like Walled Unwalled (2018) examine how physical borders alter the perception of sound and reality. In 45th Parallel (2022), set at the border between Canada and the United States, he addresses the imaginary borders that influence daily life. His 2023 exhibition at MoMA, Walled Unwalled and Other Monologues, explores his artistic approach and investigations into sound.


art and environs

Politics of Listening: Lawrence Abu Hamdan – Art21
Ian Forster, United States, 2024, 15’, English, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Ian Forster
fotografia / photography: Jarred Alterman
montaggio / editing: Thomas Niles
musica / music: Epidemic Sound
suono / sound: Pasquin Mariani
produzione / production: Art21


Dal 2009, il regista e produttore Ian Forster è parte del team di produzione di Art21. Ha contribuito al film vincitore del Peabody Award William Kentridge: Anything Is Possible e a cinque stagioni di Art in the Twenty-First Century della PBS, dirigendo recentemente gli episodi London e Johannesburg. Dal 2012, supervisiona la serie digitale Extended Play e ha prodotto oltre cento ritratti d’artista di figure innovative come Anish Kapoor e Kara Walker. I suoi lavori sono stati proiettati in festival internazionali, tra cui DOC NYC e Artecinema.


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Brancusi, les métamorphoses de la sculpture
Oct
20
4:50 PM16:50

Brancusi, les métamorphoses de la sculpture

Il film racconta la storia di Constantin Brancusi, dagli studi nel suo villaggio in Romania fino alla sua morte a Parigi. Brancusi, les métamorphoses de la sculpture è un'esplorazione poetica del lavoro dell’artista e mette in luce come il suo rivoluzionario linguaggio abbia avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della scultura contemporanea. Il film è un omaggio a colui che ricercava l’essenza delle cose e ci invita ad immergerci nel suo studio, ricostruito fedelmente al Centre Pompidou, rivelando le sue sculture sotto una luce completamente nuova.

The film tells the story of Constantin Brancusi from his studies in his village in Romania until his death in Paris. Brancusi, les métamorphoses de la sculpture is a poetic and personal exploration of the artist's work and highlights how his revolutionary language played a fundamental role in the development of contemporary sculpture. The film is a tribute to the man who searched for the essence of things and invites us to immerse ourselves in his studio, reconstructed identically to the Centre Pompidou, revealing the sculptures in a completely new light.


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Brancusi, les métamorphoses de la sculpture
Alain Fleischer, France, 2023, 52’, French, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Alain Fleischer
fotografia / photography: Sylvain Briend
montaggio / editing: Baptiste Evrard
musica / music: Siegfried Canto
suono / sound: Christian Cartier
produzione / production: Artline Films, Arte, Studio National

credits: Succession Brancusi – ADAGP, Artline Films / Succession Brancusi – ADAGP


Alain Fleischer è uno scrittore, regista, artista visivo e fotografo francese. Laureato all'Académie de France a Roma, nel 1975 è stato nominato professore ordinario all'École nationale supérieure d'art di Nizza e successivamente professore all'École nationale supérieure d'art de Paris-Cergy. Ha poi insegnato all'Università di Parigi III Sorbonne Nouvelle e all'Université du Québec à Montréal. Nel 1997 Fleischer è stato incaricato dal Ministero della Cultura francese di ideare e gestire il progetto ‘Fresnoy-Studio national des arts contemporains’ e attualmente sta supervisionando la sua trasformazione in ‘StudioLab International’, dove le arti visive saranno studiate insieme alle scienze.


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Lucio Fontana
Oct
20
6:00 PM18:00

Lucio Fontana

Lucio Fontana, uno degli artisti più dirompenti del Novecento, è raccontato in un documentario che esplora la ricchezza della sua ricerca e la varietà delle sue sperimentazioni. Nella sua produzione artistica, infatti, non ci sono stati materiali che non abbia utilizzato: la ceramica, il bronzo, il mosaico, le vernici e persino la luce. Il documentario propone un racconto originale e unico, arricchito da numerose interviste e un repertorio – in gran parte proveniente dalle Teche Rai – che permette oggi di ascoltare le sue riflessioni e comprendere più a fondo la sua arte visionaria.

Lucio Fontana, one of the most groundbreaking artists of the 20th century, is portrayed in a documentary that explores the richness of his research and the variety of his experiments. In his artistic production, there was no material he didn't use: ceramics, bronze, mosaic, paints, and even light. The documentary offers an original and unique narrative, enriched by numerous interviews and archival footage – mainly sourced from the Rai archives – which today allow us to hear his reflections on art and gain a deeper understanding of his visionary work.


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Lucio Fontana
Barbara Pozzoni, Italy, 2024, 60’, Italian

un film di / a film by: Valeria Schiavoni
regia / direction: Barbara Pozzoni
montaggio / editing: Samantha Roberts
produzione / production: Rai Cultura


Barbara Pozzoni è una regista italiana, ha lavorato a programmi, quotidiani e settimanali su diverse reti e dal 1984 in Rai. Attualmente si dedica ai documentari per Rai 5 e Rai Cultura, segue progetti come In Scena, una serie di ritratti di grandi figure del teatro e collabora con Save The Date e Art Night, spesso esplorando le Teche Rai per fondere nei suoi lavori passato e presente.


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Obvious, hackers de l’art
Oct
20
7:20 PM19:20

Obvious, hackers de l’art

Questo film affronta il tema dell’arte digitale seguendo le vicende di Obvious, un collettivo composto da tre giovani artisti francesi che creano arte servendosi dell’intelligenza artificiale. Nel 2018, Christie’s ha battuto all’asta la loro prima opera realizzata con l’IA, raggiungendo una cifra che ha suscitato polemiche e fatto notizia in tutto il mondo. Da allora, hanno continuato la loro ricerca, realizzando mostre e opere per musei e diversi marchi. Allo stesso tempo, il film rivela la riluttanza di molti esperti d’arte, musei e istituzioni nei confronti degli artisti che usano il digitale. Con determinazione, il collettivo cerca di ritagliare uno spazio a questa tecnologia rivoluzionaria nel mondo dell’arte e di ridefinire il ruolo degli artisti nella società contemporanea.

This film explores the theme of digital art by following the story of Obvious, a collective of three young French artists who create art using artificial intelligence. In 2018, Christie’s auctioned their first work created with AI, reaching a price that sparked controversy and made headlines worldwide. Since then, they have continued their research, creating exhibitions and works for museums and various brands. At the same time, the film reveals the reluctance of many art experts, museums and institutions towards artists who use digital. With determination, the three artists strive to carve out a place for this revolutionary technology in the art world and to redefine the role of artists in contemporary society.


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Obvious, hackers de l’art
Thibaut Sève, France, 2023, 75’, French, English, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Thibaut Sève
fotografia / photography: Julien Gidoin, Thibaut Sève, Nathanaël Louvet
montaggio / editing: Tess Gomet
musica / music: Guillaume de Kadebostany
suono / sound: Victor Loeillet
produzione / production: CC&C, Agence Iota Productions

credits: CC&C – Agence Iota Productions


Thibaut Sève è un regista francese che ha iniziato la sua carriera come montatore cinematografico per importanti docufilm. Dal 2013 ha diretto numerosi documentari sull’arte e sul cinema, tra cui Velázquez: Painting Takes Power (2014), Les Présidents et l’art (2018), The Wachowski Revolution (2024). Impegnato nel mondo dei documentari, Thibaut ha creato la piattaforma LE PLAN DOCU, che offre una selezione di documentari visionabili gratuitamente. Come giornalista scrive articoli sul dietro le quinte dei documentari per il sito della rivista Trois Couleurs (MK2 Group).


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Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance
Oct
20
8:50 PM20:50

Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance

Il film è un ritratto inedito dell’artista Jan Fabre attraverso il racconto di un evento biografico: la celebrazione del suo matrimonio e del battesimo di suo figlio, Django Gennaro, nel Duomo di Napoli. La narrazione si snoda attorno a tre importanti luoghi di culto della città: la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia e la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, spazi che oggi ospitano installazioni permanenti di Fabre in dialogo con grandi capolavori dell’arte barocca come le Sette Opere di Misericordia di Caravaggio. I curatori Giacinto Di Pietrantonio e Melania Rossi, con la partecipazione straordinaria di Achille Bonito Oliva e dell’attore Lino Musella, ci accompagnano a scoprire il legame sanguigno tra la città di Napoli e le creazioni dell’artista.

The film is an unprecedented portrait of the artist Jan Fabre through the recounting of a biographical event: the celebration of his marriage and the baptism of his son, Django Gennaro, in the Cathedral of Naples. The narrative unfolds around three important places of worship in the city: the Royal Chapel of the Treasure of San Gennaro, the Pio Monte della Misericordia and the Church of Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, spaces that today host permanent installations by Fabre in dialogue with great masterpieces of Baroque art, such as Caravaggio's Sette Opere di Misericordia. Curators Giacinto Di Pietrantonio and Melania Rossi, with the special participation of Achille Bonito Oliva and actor Lino Musella, guide us in discovering the deep connection between the city of Naples and the artist's creations.


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Jan Fabre – The Crown of Love. The Ultimate Perfomance
Giovanni Troilo, Italy, 2024, 42’, Italian, English, Italian subtitles

regia / direction: Giovanni Troilo
scritto da / written by: Melania Rossi, Giovanni Troilo
fotografia / photography: Marco Tomaselli
montaggio / editing: Adriano Patruno
musica / music: Alma Auer
suono / sound: Adriano Poledro, Giuliana Garofalo
produzione / production: La Compagnie des Indes, Angelos bv, Ballandi


Regista e fotografo, Giovanni Troilo, si muove tra cinema, tv e editoria. I suoi lavori fotografici sono stati pubblicati su Newsweek, Der Spiegel, Repubblica, GQ, CNN, Wired, Wallpaper. Nel 2011 debutta con il suo primo lungometraggio, Fan Pio, e il suo primo libro, Apulien, premiato agli International Photography Awards. Tra il 2012 e il 2015 dirige per Sky Arte dieci documentari su importanti fotografi italiani. Nel 2016 William Kentridge – Triumphs and Laments, viene selezionato alla Festa del Cinema di Roma e ad Artecinema. Successivamente dirige una serie di documentari sull’arte per Sky Hub e Nexo Digital. Nel 2024 Borromini e Bernini - Sfida alla Perfezione vince il Nastro d’argento come miglior documentario d’arte.


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Hopper X Vermeer
Oct
20
9:45 PM21:45

Hopper X Vermeer

Edward Hopper, celebre artista americano associato al movimento della pittura realista, è una delle figure artistiche più influenti del XX secolo. L'olandese Johannes Vermeer è riconosciuto come il grande maestro del Secolo d'Oro. Pur essendo separati da tre secoli, entrambi gli artisti offrono uno sguardo unico sull’umanità, ritraendo la solitudine di individui confinati nei loro spazi privati. Le opere dei due artisti condividono l'isolamento dei loro personaggi e ci permettono di viverlo collettivamente. Questo film offre un ritratto incrociato che evidenzia il dialogo anacronistico tra questi due geni della pittura.

Edward Hopper, the renowned American artist associated with the Realist painting movement, is one of the most influential artistic figures of the 20th century. Johannes Vermeer is recognized as the great master of the 16th century. Despite being separated by three centuries, both artists offer a unique perspective on humanity, depicting the solitude of individuals confined in their private spaces. The works of both artists share the isolation of their characters, allowing us to experience it collectively. This film offers a cross-portrait highlighting the anachronistic dialogue between these painting geniuses.


art and environs

Hopper X Vermeer
Annie Dautane, France, 2023, 52’, French, Italian subtitles

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Annie Dautane
fotografia / photography: Pascale Marin
montaggio / editing: Thierry Hoss
musica / music: Mac Seamus
suono / sound: David Cailleaux
produzione / production: Calm

credits: calm / 2023 Heirs of Josephine N. Hopper / ADAGP, Paris / Montgomery Museum of Fine Arts / Johannes Vermeer; calm / 2023 Heirs of Josephine N. Hopper / ADAGP, Paris / NPL - DeA Picture Library / Bridgeman Images / Johannes Vermeer; calm / 2023 Heirs of Josephine N. Hopper / ADAGP, Paris / Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid / Bridgeman Images; calm / Johannes Vermeer; calm / 2023 Heirs of Josephine N. Hopper / ADAGP, Paris / akg-images


Annie Dautane è una regista e produttrice francese che si occupa di film, video musicali e scenografie visive per spettacoli e concerti. Da sempre attenta all’arte, nel 2012 ha fondato la casa di produzione Calm che si dedica a film e progetti con contenuti creativi innovativi. Tra il 2020 e il 2021, per France Télévisions, ha diretto la serie di documentari sulla pittura Connexions, vincendo numerosi premi in Francia e all'estero. Nel 2022, il film Rothko X Monet ha fatto parte dell'omonima mostra al Musée des Impressionistes di Giverny. L’anno successivo, Banksy X Géricault è stato proiettato al Municipio di Parigi per la mostra Capitales 60 ans d'art urbain.


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