A cinquant'anni dalla sua morte, Picasso rimane ancora un’icona. Il suo nome, sinonimo della rivoluzione dell'arte moderna del XX secolo, è conosciuto in tutto il mondo, tuttavia la sua leggenda ha richiesto tempo per costruirsi. Prima della Seconda guerra mondiale la sua reputazione come maestro del cubismo era limitata al mondo dell'arte e ai collezionisti, ma alla fine della sua vita le sue opere erano esposte in ogni continente e l'artista era diventato immensamente famoso. Profondamente colpito dalla Guerra civile spagnola, rimase a Parigi durante l'Occupazione, senza compromettersi. Dopo la Liberazione, aderì al Partito comunista francese acquisendo lo status di resistente e persino di eroe e disseminò strategicamente i suoi quadri in tutto il paese, spesso tramite donazioni, a musei, giornali e istituzioni culturali.
Fifty years after his death, Picasso remains a sacred monster. His name, synonymous with the revolution of 20th century modern art, is known the world over, however his legend was not built overnight. Before the Second World War, his reputation as a master of cubism had been limited to the art world and collectors, but by the end of his life his works were on exhibition on every continent and the artist had become immensely famous. The Spanish Civil War had heightened his awareness; thus, he chose to remain in Paris during the Occupation managing not to compromise himself. Following the Liberation, he joined the French Communist Party and was recognized as having been a “resistance artist” and even a hero. He then strategically disseminated – frequently donated – his paintings throughout the country to museums, newspapers, and cultural institutions.
art and environs
Picasso sans légende
Manuelle Blanc, France, 2023, 52’, French, Spanish
ITALIAN PREMIERE
regia / direction: Manuelle Blanc
fotografia / photography: Julien Pamart
montaggio / editing: Agathe Cauvin, Muriel Breton
musica / music: Stéphanie Blanc, Jérôme Levatois
suono / sound: Sylvain Delecroix, Antoine Rodet
produzione / production: Folamour Productions
I documentari di Manuelle Blanc riflettono il desiderio di catturare la creazione in tutti i suoi aspetti: il processo creativo di uno spettacolo teatrale, il lavoro dei coreografi, il ruolo delle donne nella storia dell'arte a cui ha dedicato i film Artistes femmes, à la force du pinceau, 2014; Objectif femmes, 2015. Nel 2017 ha ritratto il regista Ingmar Bergman attraverso il suo iconico film Persona. Nel 2019 per Folamour ha diretto il documentario 36,000 Ans d’art moderne che approfondisce il fascino dell'arte preistorica sugli artisti moderni e contemporanei. Nel 2020 per Arte ha realizzato Once Upon a Time… The Square, seguito l'anno successivo da Once Upon a Time… 120 BPM.