The Mies van der Rohes
Un'affascinante storia familiare raccontata dalle donne che gravitarono attorno all'architetto Ludvig Mies van der Rohe (1886 – 1969): sua moglie Ada, le sue figlie Georgia, Manna e Traudel e la sua amante Lilly Reich. Mescolando documentario e finzione con documenti inediti e straordinarie foto d'archivio, il film esplora l'universo artistico e umano del grande architetto e designer tedesco. Un'intervista immaginaria con Georgia van der Rohe — interpretata dalla grande attrice Katharina Thalbach — abbraccia l'arco drammatico della storia delle donne attorno a Mies che, quando fuggì negli Stati Uniti nel 1938, dovettero affrontare da sola il nazismo. La vita di Van der Rohe viene ricostruita partendo dal libro della figlia ballerina e poi attraverso una raffinata architettura cinematografica.
A fascinating family story told by the women who gravitated around the architect Ludvig Mies van der Rohe (1886 – 1969): his wife Ada, his daughters Georgia, Manna and Traudel and his lover Lilly Reich. Mixing documentary and fiction with unpublished documents and extraordinary archive photos, the film explores the artistic universe of the great German architect and designer. A fictional interview with Georgia van der Rohe — played by the great actress Katharina Thalbach — embraces the dramatic arc of the story of the women around Mies who, when he fled to the United States in 1938, had to face Nazism alone. Van der Rohe's life is reconstructed starting from his dancer daughter's book and then through a refined cinematic architecture.
architecture
The Mies van der Rohes
Sabine Gisiger, Switzerland, 2023, 81’, English, German
ITALIAN PREMIERE
regia / direction: Sabine Gisiger
fotografia / photography: Helena Vagnières, Christine Munz
montaggio / editing: Barbara Weber
musica / music: Balz Bachmann
suono / sound: Peter Bräker
produzione / production: Swiss Film
distribuzione / distribution: Wanted Cinema
Nata nel 1959 a Zurigo, Sabine Gisiger ha studiato storia a Zurigo e Pisa. Ha lavorato come reporter per la Televisione Svizzera e dal 1988 realizza documentari come regista freelance. Tra i suoi film ricordiamo: Do It (2000), che ha ricevuto il Premio del cinema svizzero come migliore documentario; Gambit (2005); Yalom’s Cure (2014); Welcome to Switzerland (2017). Attualmente è docente di cinema presso l'Università delle Arti di Zurigo.