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Jean Cocteau
Oct
9
8:30 PM20:30

Jean Cocteau

Poeta, drammaturgo, artista visivo e cineasta, Jean Cocteau considerava il proprio destino artistico sospeso fra celebrità e oscurità. Nel corso di decenni, questo instancabile creatore ha dato vita a una sorprendente alchimia tra vita pubblica e privata, tra fama e controversie. Intrecciando scritti e testimonianze audio e video con un ricco repertorio d’archivio, il film attraversa la vita di questo artista poliedrico ed esplora il fervido clima culturale della Parigi degli anni venti del Novecento e le sue relazioni di amicizia con Pablo Picasso, Coco Chanel, Édith Piaf. Il racconto si chiude con un raro filmato del 1962 in cui Cocteau parla ai giovani del futuro.

Poet, playwright, visual artist, and filmmaker, Jean Cocteau considered his artistic destiny as suspended between celebrity and obscurity. Over the decades, this tireless creator pioneered a dazzling alchemy between public and private life, between fame and controversy. Interweaving writings and audio and video testimonies with a rich archive of materials, the film traces the life of this multifaceted artist and explores the vibrant cultural atmosphere of 1920s Paris, as well as his friendships with Pablo Picasso, Coco Chanel, and Édith Piaf. The narrative concludes with a rare 1962 footage in which Cocteau speaks to the youth of the future.


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Jean Cocteau
United States, 2024, 94', English, French

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Lisa Immordino Vreeland
fotografia / photography: Shane Sigler
montaggio / editing: John Northrup
musica / music: Claire Cowan
produzione / production: Lisa Immordino Vreeland, John Northrup

credits: ph. Sam Levin © Ministère de la Culture, Médiathèque du Patrimoine, Dist. RMN-Grand Palais, Art Resource, NY; © Boris Lipnitzki/Roger-Viollet


Lisa Immordino Vreeland si occupa da oltre venticinque anni di moda, arte e cultura. Il suo primo libro ha segnato anche il suo debutto come regista, con l’omonimo documentario Diana Vreeland: The Eye Has to Travel (2012), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ha vinto il Silver Hugo al Chicago Film Festival e il premio nella categoria moda ai Design of the Year Awards del Design Museum di Londra. Altri film, come Peggy Guggenheim: Art Addict (2015), Love, Cecil (2017), Truman & Tennesse: An Intimate Conversation (2020), Jean Cocteau (2024), sono stati presentati al Telluride Film Festival. Immordino Vreeland ha curato e diretto la serie Art of Style per la rete digitale di moda Made to Measure e continua a realizzare lavori per collezionisti, gallerie e musei.


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Francesco Arena. Searching Pra–Chao
Oct
10
5:20 PM17:20

Francesco Arena. Searching Pra–Chao

Nell’autunno del 2022, la collezionista Marisa Chearavanont e il curatore Stefano Rabolli Pansera commissionano all’artista Francesco Arena un’opera per il Khao Yai Art Forest, un nascente parco d’arte immerso nella foresta thailandese. L’artista realizza una scultura monumentale assemblando due massi erratici di grandi dimensioni estratti nella regione di Kanchanaburi. Su un masso sono incise le lettere G e D e sull’altro la lettera O: la parola GOD, titolo dell’opera, si compone solo quando le due pietre sono unite ma diventa invisibile a chi guarda, proprio come il soggetto che la parola stessa evoca. La realizzazione dell’opera, ha impegnato l’artista e i suoi collaboratori per circa due anni, fino al novembre 2024.

In the autumn of 2022, collector Marisa Chearavanont and curator Stefano Rabolli Pansera commissioned artist Francesco Arena to create a work for the Khao Yai Art Forest, an emerging art park nestled in the Thai forest. The artist conceived a monumental sculpture by assembling two large erratic boulders extracted from the Kanchanaburi region. One boulder bears the engraved letters G and D, while the other holds the letter O: the word GOD, the title of the work, is completed only when the two stones are joined, and thus remains invisible to the viewer, just like the subject the word evokes. The creation of the work involved the artist and his collaborators in an extensive, two-year process, culminating in November 2024.


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Francesco Arena. Searching Pra–Chao
Italy, Thailand, 2025, 30’, Italian, English

WORLD PREMIERE

regia / direction: Santiago Torresagasti
fotografia / photography: Santiago Torresagasti
montaggio / editing: Santiago Torresagasti
musica / music: Oh Petrolum
suono / sound: Matteo Fusi
produzione / production: Studio Francesco Arena, Khao Yai Art Forest


Santiago Torresagasti si forma a Milano alla scuola Civica di Cinema e Televisione Luchino Visconti. Dopo il diploma in regia, inizia a Bolzano un percorso tra documentari, cortometraggi e installazioni. La sua prima videoinstallazione, Agadez (2016), viene presentata al Museion di Bolzano. Tra i cortometraggi, Hết ottiene la menzione speciale per la scrittura al Premio Zavattini 2019/2020 e, tra il 2023 e il 2024, viene selezionato al Saint Moritz Art Film Festival, al Bellaria e al Lago Film Festival. Nel 2023 partecipa al XXVII CSAV della Fondazione Ratti di Como e alla collettiva è ora di alzarsi. Nel 2024 vince il premio Piero Siena con Agadez e Vermisst che entrano nella collezione del museo Madre di Napoli.


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Marco Bagnoli. Radici nel cielo
Oct
10
6:10 PM18:10

Marco Bagnoli. Radici nel cielo

Un film documentario sull’opera e la poetica di Marco Bagnoli. Attraverso un grande affresco di testimonianze, materiali d’archivio, documentazione, atti performativi, letture e analisi, il film esplora la sua ricerca artistica. 

A documentary film about the work and philosophy of Marco Bagnoli. Through a vast fresco of testimonies, archival materials, documentation, performative acts, readings, and analyses, the film explores his artistic research.


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Marco Bagnoli. Radici nel cielo
Italy, 2025, 40’, Italian

WORLD PREMIERE

regia / direction: Matteo Frittelli


Dopo gli studi umanistici, Matteo Frittelli si è avvicinato alla cinematografia e alla regia, realizzando documentari dedicati all’arte e alla moda. La sua narrazione si caratterizza per un approccio contemplativo, capace di sorprendere con punti di vista inaspettati. In collaborazione con lo studio OMA e lo studio April, ha realizzato diversi progetti per l’industria della moda. Nel 2007 ha fondato il suo primo studio a Firenze, ampliando poi la sua attività a Milano nel 2014. Nel 2017 ha co-fondato Alto Piano, studio creativo nato dalla collaborazione con il fotografo e amico Agostino Osio. Il suo documentario Carlo Alfano: tra l’Io e l’Altro ha inaugurato la 24ª edizione del Festival Artecinema al Teatro San Carlo di Napoli nel 2019.


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Mother Weaver
Oct
10
8:20 PM20:20

Mother Weaver

La collezionista d’arte Ursula Hauser indaga i temi della maternità, della nascita e della morte in dialogo con sua figlia, la gallerista Manuela Wirth, esplorando alcune delle artiste che hanno sostenuto attraverso la galleria Hauser & Wirth: Pipilotti Rist, Louise Bourgeois, Luchita Hurtado, Ida Applebroog e Alina Szapocznikow.

Art collector Ursula Hauser delves into the themes of motherhood, birth, and death in dialogue with her daughter, gallerist Manuela Wirth, exploring some of the artists they have supported through the Hauser & Wirth gallery: Pipilotti Rist, Louise Bourgeois, Luchita Hurtado, Ida Applebroog, and Alina Szapocznikow.


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Mother Weaver
United Kingdom, 2024, 20’, German

EUROPEAN PREMIERE

regia / direction: Lily Cole
fotografia / photography: Eoin McLoughlin
montaggio / editing: Isabel Freeman
musica / music: Pipilotti Rist
suono / sound: Daniel Panayi, Absolute Post
produzione / production: Shelley Jones, Park Pictures
commissioner: The Forgotten Her Story

credits: Ursula Hauser at her home in Zurich; Ursula Hauser and Pipilotti Rist at Rist’s studo in Zurich; Archive photo of Ursula Hauser


Lily Cole è un’attivista per le questioni socio-politiche e ambientali che utilizza la fotografia, la scrittura, il cinema e il public speaking come strumenti per sensibilizzare e promuovere il dialogo. Ha realizzato cortometraggi su temi come la crisi dei rifugiati, la vita off-grid e la conservazione dell’Amazzonia. In qualità di Creative Partner del Brontë Parsonage Museum, ha diretto il cortometraggio Balls, che affronta le disuguaglianze storiche di genere e razziali nel Regno Unito.


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Louise Bourgeois, la sculpture et la colère
Oct
10
9:00 PM21:00

Louise Bourgeois, la sculpture et la colère

Brani tratti dai diari e dalle lettere di Louise Bourgeois (1911–2010) si intrecciano con le sue opere, tessendo un ritratto sfaccettato della grande artista, la cui vita è stata interamente dedicata alla creazione. Il suo lavoro, fortemente autobiografico, trae origine dalle emozioni più profonde e dolorose dell’infanzia e rivisita costantemente il passato per elaborarne i traumi. Una narrazione intima che esplora il suo rapporto complesso con il maschile, la sessualità e la maternità, e mostra come l’artista abbia lottato per trasformare le emozioni, le fragilità e le ansie profonde in punti di forza per il suo lavoro.

Extracts from the diaries and correspondence of Louise Bourgeois (1911–2010) intertwine with her works, weaving a multifaceted portrait of the great artist, whose life was entirely devoted to creation. Her profoundly autobiographical work is rooted in the raw emotions of childhood, endlessly revisiting the past to exorcize its traumas. This intimate narrative explores her complex relationship with masculinity, sexuality, and motherhood, revealing how she struggled to transforms emotions, vulnerabilities, and deep anxieties into strength.


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Louise Bourgeois, la sculpture et la colère
France, 2024, 56’, French, English

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Marie-Ève de Grave
fotografia / photography: Nina Bernfeld, David Quesemand
montaggio / editing: Simon Arazi
musica / music: Prieto Botella
suono / sound: Baptiste Guichot
produzione / production: France, Cinétévé

credits: Louise Bourgeois, 1988 © Brooklyn Museum, Bridgeman Images; Installation view of the exhibition Louise Bourgeois Has the Day invaded the Night or Has the Night Invaded the Day, Art Gallery of the New South Wales, Sidney © The Easton Foundation, ADAGP, Paris 2024; Louise Bourgeois in her studio with her sculpture, Pass, in 1988, photograph Claudio Edinger © The Easton Foundation, ADAGP, Paris 2025; Louise Bourgeois in the studio of her apartment at 142 East 18th Street, NYC, circa 1946 © The Easton Foundation, ADAGP, Paris 2025


Dopo aver studiato architettura e scenografia, Marie-Ève de Grave si è laureata all'INSAS nel Dipartimento di Immagine nel 1993. Di origine belga, si è stabilita in Francia nel 1994 e da allora ha lavorato come sceneggiatrice e ha diretto diversi cortometraggi. Belle de nuit (2016) è stato il suo primo documentario. Successivamente ha diretto Dora Maar, entre ombres et lumière (2019), Code Haneke (2021), Dans les bois de Walden avec Henry David Thoreau (2022).


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Inner Worlds – Massimo Bottura
Oct
10
10:15 PM22:15

Inner Worlds – Massimo Bottura

Massimo Bottura, chef pluristellato e fondatore della celebre Osteria Francescana, è anche un appassionato collezionista d’arte contemporanea. La sua collezione è raccolta a Casa Maria Luigia, la guesthouse e casa-archivio che condivide con la moglie Lara Gilmore alle porte di Modena. Qui, opere di artisti come Ai Weiwei, Joseph Beuys e JR, si mescolano a fotografie di famiglia e oggetti della tradizione legati al mondo della cucina. Con il suo caratteristico entusiasmo, Bottura ci invita nel suo mondo e nella sua visione, tra rispetto e rottura, unendo cibo, arte e filosofia, dove la tavola è sempre pronta per un ospite inatteso e un piatto di pasta può diventare memoria e provocazione insieme.

Massimo Bottura, a three-Michelin-star chef and founder of the renowned Osteria Francescana, is also a passionate art collector. His collection is housed at Casa Maria Luigia, the guesthouse and personal archive he shares with his wife, Lara Gilmore, on the outskirts of Modena. Here, works by Ai Weiwei, Joseph Beuys, and JR are displayed alongside family photographs and culinary artifacts. With his characteristic enthusiasm, Bottura invites us into his world and vision, blending respect and disruption, uniting food, art, and philosophy, where the table is always set for an unexpected guest, and a plate of pasta can become both memory and provocation.


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Inner Worlds – Massimo Bottura
Italy, 2025, 5’, English

regia / direction: Nicolò Terraneo
direzione creativa / art direction: Giovanni Venturelli 
montaggio / editing: Filippo Gobbato
suono / sound: Agit Utlu
color: Luca Scarpellini
produzione / production: Nowness, Art Basel


Nicolò Terraneo vive a Milano, è regista e autore visivo. La sua estetica si distingue per una particolare attenzione ai dettagli, alla bellezza intima delle cose e a una ricerca formale guidata dalla sensibilità e dall’autenticità. Il suo lavoro riflette un impegno verso l’artigianalità e la narrazione emotiva. Ha collaborato con alcune delle più importanti maison di moda, tra cui Prada, Ferragamo, Givenchy, Fendi, Armani, Loro Piana e Valentino.


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Meet the artists – Shirin Neshat
Oct
10
10:20 PM22:20

Meet the artists – Shirin Neshat

La celebre artista iraniana Shirin Neshat apre le porte del suo studio di New York, introducendoci nel suo mondo. Partita dall’Iran a 17 anni per studiare a Berkeley, non ha più potuto far ritorno in patria a causa della Rivoluzione Islamica del 1979. Da quasi 50 anni vive negli Stati Uniti, dove crea opere che raccontano le esperienze di chi vive sotto regimi fondamentalisti. La sua pratica, che spazia dal cinema alla fotografia, fino alla recente esplorazione dell’opera lirica, affronta temi profondi come la resilienza femminile di fronte all’oppressione e le connessioni tra violenza, bellezza e misticismo. In questo incontro, Neshat riflette su arte, identità e politica, mettendo in luce la complessità della sua esistenza tra le radici iraniane e la vita in Occidente.

The renowned Iranian artist Shirin Neshat offers a glimpse into her world during a visit to her studio in New York. Having left Iran at the age of 17 to study at Berkeley, she was unable to return home due to the 1979 Islamic Revolution. For nearly 50 years, she has lived in the United States, creating works that capture the experiences of those living under fundamentalist regimes. Her practice, which spans from film to photography and, more recently, opera, delves into profound themes including women’s resilience in the face of oppression and the connections between violence, beauty, and mysticism. In this encounter, Neshat reflects on art, identity, and politics, highlighting the complexity of her existence between her Iranian roots and Western life.


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Meet the artists – Shirin Neshat
United States, 2024, 6’, English

regia / direction: Rodin Hamidi
fotografia / photography: Rodin Hamidi
montaggio / editing: Rodin Hamidi
musica / music: Sussan Deyhim
suono / sound: Guido Schierano
produzione / production: Art Basel


Rodin Hamidi è direttore della fotografia e regista iraniano e vive e lavora a New York. Spinto dalla passione per la narrazione visiva, ha contribuito a progetti cinematografici, lungometraggi, cortometraggi, documentari, videoarte, moda e pubblicità. Ha studiato fotografia presso l’University of Arts di Teheran, produzione cinematografica alla Middlesex University e ha frequentato un corso avanzato di cinematografia presso la New York Film Academy. Nel 2009, il film The Path è stato premiato al concorso internazionale Global Democracy Video Challenge. I suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste internazionali.


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Tadashi Kawamata, The Shower
Oct
10
to Oct 11

Tadashi Kawamata, The Shower

Nel 2017 Tadashi Kawamata ha realizzato The Shower, un’installazione site-specific per la Fondazione Made in Cloister, all’interno del chiostro di Santa Caterina a Formiello a Napoli. L’artista ha voluto ricreare la sua prima impressione entrando in quel luogo: una doccia di luce. Per darle vita, ha utilizzato migliaia di cassette di legno usate per il trasporto di frutta e verdura, simboli dell’economia locale. L’installazione è stata realizzata in collaborazione con artigiani locali e giovani abitanti del quartiere Porta Capuana che nel film condividono le loro interpretazioni del progetto.

In 2017, Tadashi Kawamata created The Shower, a site-specific installation for the Made in Cloister Foundation, inside the cloister of Santa Caterina a Formiello in Naples. The artist aimed to recreate his first impression upon entering the cloister: a shower of light. To achieve this, he used thousands of wooden crates, symbols of the local economy, traditionally used for transporting fruits and vegetables. The installation was created in collaboration with local artisans and young residents of the Porta Capuana neighborhood, who share their interpretations of the project in the film.


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Tadashi Kawamata, The Shower
France, 2025, 18’, English, Italian

WORLD PREMIERE

regia / direction: Gilles Coudert
fotografia / photography: Gaetano d’Antonio, Paolo Barone
montaggio / editing: Damien Faure
musica / music: Xavier Roux
suono / sound: Marco Gaudiello
produzione / production: a.p.r.e.s production, Napoli Film Industry

credits: © 2017 a.p.r.e.s production / Napoly Film Industry


Autore, regista e produttore, Gilles Coudert dedica il suo lavoro al dialogo tra arte e società. Da oltre 35 anni documenta e analizza la creazione contemporanea. Segue regolarmente le installazioni di artisti come Tadashi Kawamata, Daniel Buren, Fabrice Hyber o Kimsooja, ha collaborato a diverse esposizioni e progetti internazionali. Direttore delle collane editoriali presso a.p.r.e.s. production, produce e dirige film sull’arte, l’architettura e le tematiche ambientali. Ha insegnato all’Università di Angers, alla Scuola Nazionale di Architettura di Versailles, alla Scuola di Belle Arti di Avignone e alla Rubika School of Digital Arts di Valenciennes.


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Quand l’art partage les eaux
Oct
10
to Oct 11

Quand l’art partage les eaux

 

Una linea invisibile separa il bacino del Mediterraneo da quello dell’Atlantico, uno spartiacque che ha lentamente modellato, secolo dopo secolo, il paesaggio che oggi conosciamo. Questo confine naturale ha ispirato un percorso artistico lungo il sentiero escursionistico GR7, nel Parco Naturale Regionale dei Monti dell’Ardèche, in Francia. Lì, diversi artisti, fra cui Gloria Friedmann e Felice Varini, hanno realizzato opere d’arte permanenti, immerse nella natura che fanno riflettere sulle problematiche globali sollevate dai cambiamenti climatici. Artisti, scienziati e responsabili del progetto offrono molteplici chiavi di lettura per comprendere e interpretare il territorio, interrogandosi sull’emergenza idrica, la qualità dell’acqua, la sua conservazione e la sua condivisione.

An invisible line separates the Mediterranean basin from the Atlantic one, a watershed that has slowly shaped, century after century, the landscape we know today. This natural boundary has inspired an artistic journey along the GR7 hiking trail in the Monts d’Ardèche Regional Nature Park, in France. There, various artists, including Gloria Friedmann and Felice Varini, have created permanent artworks immersed in nature, prompting reflection on the global issues raised by climate change. Artists, scientists, and project stakeholders provide us with keys to understanding and interpreting the territory, prompting reflection on the issue of water, its quality, preservation, and distribution.


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Quand l’art partage les eaux
France, 2025, 52’, French

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Gilles Coudert
fotografia / photography: Gilles Coudert
montaggio / editing: Damien Faure
musica / music: Julien Ribot
suono / sound: Gilles Coudert
produzione / production: a.p.r.e.s. production, tl7 (télévision loire 7)

credits: © 2025 a.p.r.e.s production / TL7, Télévision Loire 7


Autore, regista e produttore, Gilles Coudert dedica il suo lavoro al dialogo tra arte e società. Da oltre 35 anni documenta e analizza la creazione contemporanea. Segue regolarmente le installazioni di artisti come Tadashi Kawamata, Daniel Buren, Fabrice Hyber o Kimsooja, ha collaborato a diverse esposizioni e progetti internazionali. Direttore delle collane editoriali presso a.p.r.e.s. production, produce e dirige film sull’arte, l’architettura e le tematiche ambientali. Ha insegnato all’Università di Angers, alla Scuola Nazionale di Architettura di Versailles, alla Scuola di Belle Arti di Avignone e alla Rubika School of Digital Arts di Valenciennes.


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Alreadymade
Oct
11
5:20 PM17:20

Alreadymade

L’iconico orinatoio ready-made Fountain, presentato inizialmente come un lavoro di “anti-arte” firmato R. Mutt, ma da sempre attribuito a Marcel Duchamp, è considerato una delle opere più influenti del XX secolo. Tuttavia, riaffiorano periodicamente alcune teorie che ne smentiscono la paternità, attribuendo l’opera a una donna: l’artista dadaista Elsa von Freytag-Loringhoven, conosciuta come La Baronessa. In Alreadymade originalità, autorialità e identità vengono messe in discussione, proprio come fece Fountain nel 1917, ma attraverso le tecnologie del presente.

The iconic urinal Fountain, originally presented as a piece of “anti-art” signed by the unknown R. Mutt, but long attributed to Marcel Duchamp, is widely recognized as one of the most influential artworks of the 20th century. However, theories periodically resurface that call into question his authorship, attributing the work to a woman: the Dadaist artist Elsa von Freytag-Loringhoven, known as The Baroness. In Alreadymade, originality, authorship and identity are challenged, just as they were in the 1917 Fountain, but using modern technology.


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Alreadymade
Netherlands, 2024, 87’, Dutch, German, English, French

regia / direction: Barbara Visser
fotografia / photography: Gregor Meerman, Joost Van Herwijnen
montaggio / editing: Tim Roza
musica / music supervision: Wouter Pleijsier, Barbara Visser
suono / sound: Siebren Hodes, Tijn Hazen
produttori / producers Rahilla Zafar, Shawn Hazelett, Nicholas Bruckman
produzione / production: Tomtit Film
distribuzione / distribution: CAT&DOCS

credits: © Tomtit Film


Barbara Visser è un’artista visiva concettuale, regista e documentarista. Nata nei Paesi Bassi, ha studiato presso la Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam e la Van Eyck Academie di Maastricht. È stata presidente della sezione Arti della Reale Accademia Olandese delle Arti e delle Scienze, direttrice artistica di IDFA, promotrice e responsabile del Temporary Master Program F for Fact, presso il Sandberg Instituut di Amsterdam. I suoi lavori sono stati presentati in festival cinematografici e mostre in tutto il mondo.


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BEFORE & AFTER – Histoire intime d’une collection
Oct
11
7:10 PM19:10

BEFORE & AFTER – Histoire intime d’une collection

Durante una passeggiata nel loro parco di sculture in Provenza, i coniugi Anne e Wolfgang Titze – lei parigina, lui viennese – ripercorrono il filo della loro storia: quella dell’incontro tra due mondi e due culture che hanno trovato nelle loro differenze una fertile armonia, dando vita a una delle più notevoli collezioni di arte contemporanea. La storia è narrata dalla stessa Anne, che è anche autrice e regista del film.

During a walk through their sculpture park in Provence, spouses Anne and Wolfgang Titze—she, Parisian, he, Viennese—retrace the thread of their story: the meeting of two worlds and two cultures, which found fertile harmony in their differences, giving rise to one of the most remarkable collections of contemporary art. The story is told by Anne herself, who is also the author and director of the film.


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BEFORE & AFTER Histoire intime d’une collection
France, 2025, 60’, French, German

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Anne De Boismilon, Julien Viala
fotografia / photography: Grégoire Scherpe, Pierre Bouras
montaggio / editing: Julien Viala
musica / music: Thomas Cappeau
suono / sound: Paul Morange
produzione / production: Sème Production / Titze


Anne de Boismilon è una storica francese formatasi alla Sorbonne. È entrata a far parte della CBS NEWS come produttrice televisiva di 60 Minutes, il primo e più famoso notiziario televisivo degli Stati Uniti. Si è occupata di questioni sociali e politiche, di ritratti di leader mondiali e personaggi di spicco. Ha ottenuto 4 nomination ai National News and Documentary Emmy Awards e ha vinto un Emmy Award. Attualmente è autrice e regista indipendente di documentari e i suoi lavori sono stati selezionati da vari festival europei.


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Between Worlds: Sophie Calle – Art21
Oct
11
9:50 PM21:50

Between Worlds: Sophie Calle – Art21

L’artista Sophie Calle si aggira tra le sale della sua mostra al Musée Picasso di Parigi, prima di arrivare al suo ufficio temporaneo all’interno del museo, dove ogni giorno centinaia di fan le lasciano messaggi. Il documentario esplora oltre cinque decenni di opere, spesso autobiografiche, profondamente umane e toccanti, che hanno ispirato generazioni di artisti e appassionati d’arte. Attraverso innumerevoli lavori di fotografia, film, scrittura e installazioni, l’artista stabilisce regole e rituali rigorosi per la sua pratica artistica, rompendo i confini tra arte e vita per indagare i temi universali dell’amore, della morte, del legame e della perdita.

The artist Sophie Calle wanders through the galleries of her exhibition at the Musée Picasso in Paris, before arriving at her temporary office inside the museum, where each day hundreds of fans leave her messages. The documentary explores over five decades of work, often autobiographical, profoundly human, and emotionally resonant, that has inspired generations of artists and art admirers. Across countless works in photography, film, writing, and installation, the artist sets strict rules and rituals for her artistic practice, breaking down the boundaries between art and life to delve into universal themes of love, death, connection, and loss.


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Between Worlds: Sophie Calle – Art21
United States, 2025, 14’, English

WORLD PREMIERE

regia / direction: Bryan Chang, Leah Galant
fotografia / photography: Eric Phillips-Horst
montaggio / editing: Zara Serabian-Arthur
musica / music: Andrew Orkin
suono / sound: Owen Bradfford, Yolande Decarsin, Ludivuc Elias
produzione / production: Art21


Bryan Chang è regista, direttore della fotografia e montatore di documentari. I suoi progetti sono stati presentati da National Geographic, The New York Times, TIME Magazine, The Atlantic e dal MoMA, proiettati al Sundance Film Festival e distribuiti nelle sale cinematografiche. È co-proprietario di Meerkat Media, una casa di produzione gestita in forma cooperativa, specializzata in documentari indipendenti e su commissione.

Leah Galant è membro e co-proprietaria di Meerkat Media, dove si specializza nella regia di documentari, con esperienza anche come direttrice della fotografia e montatrice. Il suo lungometraggio d’esordio, On The Divide, ha debuttato al Tribeca Film Festival nel 2021. I suoi lavori sono stati presentati su The New York Times, The Atlantic, Cosmopolitan Magazine, Salon, MovieMaker Magazine. È stata inserita tra i 40 under 40 del DOC NYC e ha trascorso un anno in Germania come borsista Fulbright.


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Between Worlds: Dyani White Hawk – Art21
Oct
11
10:05 PM22:05

Between Worlds: Dyani White Hawk – Art21

Circondata da amici e familiari nel suo studio di Minneapolis, l’artista nativa americana Dyani White Hawk crea corrispondenze tra l’astrazione indigena e quella europea, realizzando opere che intrecciano le tradizioni Lakota del ricamo di perline con la pittura modernista occidentale. Nel corso degli anni, la sua pratica artistica è cresciuta in scala e ambizione, portandola a realizzare opere monumentali composte da centinaia di migliaia di perline di vetro, grandi mosaici e innumerevoli opere di scultura, pittura e video. Questo documentario ripercorre i luoghi dove tutto è iniziato, come il Santa Fe Indian Art Market e il Whitney Museum of American Art, dove il suo lavoro invita a una riflessione più profonda sulle omissioni della storia dell’arte americana.

Surrounded by friends and family in her Minneapolis studio, Native American artist Dyani White Hawk creates dialogues between Indigenous and European abstraction, creating works that interweave Lakota beadwork traditions with Western modernist painting. Over the years, her artistic practice has grown in both scale and ambition, leading her to produce monumental works composed of hundreds of thousands of glass beads, large mosaics, and countless pieces in sculpture, painting, and video. This documentary retraces the places where it all began, such as the Santa Fe Indian Art Market and the Whitney Museum of American Art, where her work invites a deeper reflection on the omissions within the history of American art.


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Between Worlds: Dyani White Hawk – Art21
United States, 2025, 14’, English

WORLD PREMIERE

regia / direction: Bryan Chang, Travis Wood
fotografia / photography: Eric Phillips-Horst
montaggio / editing: Zara Serabian-Arthur
musica / music: Andrew Orkin
suono / sound: Bryan Chang, Johnny Hagen
produzione / production: Art21


Bryan Chang è regista, direttore della fotografia e montatore di documentari. I suoi progetti sono stati presentati da National Geographic, The New York Times, TIME Magazine, The Atlantic e dal MoMA, proiettati al Sundance Film Festival e distribuiti nelle sale cinematografiche. È co-proprietario di Meerkat Media, una casa di produzione gestita in forma cooperativa, specializzata in documentari indipendenti e su commissione.

Travis Wood è un regista originario di Minneapolis, attualmente attivo anche a Brooklyn. I suoi cortometraggi sono stati selezionati per Vimeo Staff Picks, per i festival cinematografici SXSW, True/False, Rooftop Films, hanno vinto un NY Emmy Award e sono stati presentati su piattaforme come NoBudge, Booooooom e Directors Notes. È attualmente membro di Meerkat Media e fa parte del team di registi pubblicitari di Farm League.


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Puppies Puppies: Radical Transparency – Art21
Oct
11
10:20 PM22:20

Puppies Puppies: Radical Transparency – Art21

L’artista transgender Jade Kuriki-Olivo, conosciuta con lo pseudonimo di Puppies Puppies, ha ricreato la sua camera da letto per la mostra Nothing New al New Museum di New York (2023), e ci ha vissuto per tutta la durata dell’esposizione, trasformando il suo spazio più intimo in uno spazio pubblico. Seguendo l’artista e i suoi collaboratori nel passaggio tra realtà e performance, il film esplora i temi dell’identità e della visibilità, e mostra come un artista può trasformare la propria vita in un’opera d’arte.

Transgender artist Jade Kuriki-Olivo, known by the pseudonym Puppies Puppies, replicated her bedroom for the Nothing New exhibition at the New Museum in New York (2023), and lived there during the run of the show, transforming her most intimate space into a public space. Following the artist and her collaborators as they move between reality and performance, the film explores themes of identity, visibility, showing how an artist can turn their own life into a work of art.


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Puppies Puppies: Radical Transparency – Art21
United States, 2024, 8’, English

WORLD PREMIERE

regia / direction: Drew de Pinto
fotografia / photography: Riley Nightingale
montaggio / editing: Drew de Pinto
musica / music: Sensity & time, Kelsey Lu, Yehezkel Raz
suono / sound: Ana Fernández
produzione / production: Art21


Drew de Pinto è un regista e montatore con base nel Queens, interessato al cinema partecipativo, al documentario sperimentale e al cinema indipendente trans. Il suo recente cortometraggio Compton’s ’22 è stato nominato per un premio dell’International Documentary Association ed è stato selezionato per la serie The New Yorker Documentary. De Pinto ha ricevuto il New Voices Filmmaker Grant, promosso da Netflix e NewFest, e ha conseguito un MFA in Documentary Film presso la Stanford University.


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Minted
Oct
11
to Oct 12

Minted

Il documentario si addentra nel mondo affascinante e controverso del mercato dell’arte digitale degli NFT, dal boom esplosivo del 2021 che ha raggiunto cifre milionarie, fino al suo drammatico crollo nel 2022. Gli alti e bassi di questo fenomeno sono raccontati attraverso la prospettiva di artisti di tutto il mondo: da Beeple con la sua opera venduta record da 69 milioni di dollari, fino a creatori emergenti provenienti da Stati Uniti, America Latina e Africa, le cui vite sono cambiate per sempre grazie a questa tecnologia. Una combinazione di riprese, interviste e materiali d’archivio, compone il ritratto sfaccettato del fenomeno NFT senza escludere le voci critiche che ne mettono in discussione il futuro e le implicazioni culturali e sociali.

The documentary delves into the fascinating and controversial world of the NFT digital art market, from the explosive boom of 2021—when it reached millions of dollars—to its dramatic collapse in 2022. The highs and lows of this phenomenon are told through the perspectives of artists from around the globe: from Beeple and his record-breaking $69 million artwork, to emerging creators from the United States, Latin America, and Africa, whose lives have been forever changed by this technology. A combination of footage, interviews, and archival material creates a multifaceted portrait of the NFT phenomenon, without excluding critical voices that question its future and its cultural and social implications.


art and environs

Minted
United States, Canada, Cuba, Netherlands, Nigeria, 2023, 77’, English, Spanish

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Nicholas Bruckman
fotografia / photography: Erin Collett
montaggio / editing: Gil Seltzer
musica / music: Dan Deacon
suono / sound: Nick Davilla, Patrick Garcia, Andre Kelman
produzione / production: People’s Television, Sequence Creative


Nicholas Bruckman ha diretto il lungometraggio acclamato dalla critica Not Going Quietly (2021), che ha vinto il premio del pubblico al SXSW ed è stato nominato per 2 Emmy e 3 premi dell’International Documentary Association. Ha prodotto Valley Of Saints (2012), vincitore del Sundance Film Festival. È il fondatore di People’s Television, uno studio creativo con sede a New York e Washington DC che produce film indipendenti e contenuti commerciali per marchi internazionali.


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Iran do Espírito Santo
Oct
12
6:00 PM18:00

Iran do Espírito Santo

Immerso nell’atmosfera elegante del suo studio a São Paulo in Brasile, nella terra che ha attivamente riforestato negli ultimi anni, Iran do Espírito Santo ci offre uno sguardo sul suo processo creativo e condivide riflessioni personali sulla propria pratica artistica. Le sue sculture realizzate in granito, vetro, acciaio, rame o pietra, reinterpretano oggetti di uso quotidiano spogliandoli di ogni dettaglio descrittivo ed esaltando l’essenzialità delle linee e dei volumi.

Immersed in the elegant atmosphere of his studio in São Paulo, Brazil, and the land he has actively reforested in recent years, Iran do Espírito Santo offers a rare glimpse into his creative process and shares personal insights into his artistic practice. His abstract sculptures, crafted from granite, glass, steel, copper, or stone, reinterpret everyday objects by stripping them of all descriptive detail and highlighting the essential nature of their lines and volumes.


art and environs

Iran do Espírito Santo
Brazil, Italy, 2025, 10’, English

regia / direction: Flora Del Debbio
fotografia / photography: Flora Del Debbio
montaggio / editing: Flora Del Debbio
musica / music: Alessio Vanni
suono / sound: Alessio Vanni
produzione / production: Mazzoleni, London – Torino

courtesy: L'artista e Mazzoleni, London – Torino
credits: Flora Del Debbio


Flora Del Debbio è una videomaker con una formazione in architettura. Si avvicina alle arti visive collaborando con il fotografo Massimo Vitali e, negli anni, realizza progetti audiovisivi per artisti, gallerie e studi di architettura, con particolare attenzione alla relazione tra immagine e spazio architettonico.


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Vija Celmins – Art21
Oct
12
6:10 PM18:10

Vija Celmins – Art21

Lavorando pazientemente al cavalletto, Vija Celmins applica minuscoli tocchi di colore sulla tela. Il soggetto della sua attenzione è soprattutto il cielo stellato, un’immagine che ricrea meticolosamente aggiungendo e sottraendo strati di pittura. Artista prolifica con una lunga carriera alle spalle, Celmins ha realizzato sculture, dipinti, disegni e stampe che catturano atmosfere sospese nel tempo, ispirandosi a forme naturali come sassi, onde o ragnatele.

Patiently working at her easel, Vija Celmins dabs tiny touches of paint on a canvas. The object of her attention is the starry sky, an image that she has painstakingly created by adding and removing layers of paint. A prolific artist with a distinguished career, Celmins has created sculptures, paintings, drawings, and prints that capture timeless, suspended atmospheres, inspired by natural forms such as stones, waves, and spiderwebs.


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Vija Celmins – Art21
United States, 2003, 13’, English

EUROPEAN PREMIERE

regia / direction: Susan Sollins
fotografia / photography: Bob Elfstrom, Dean Head, Gary Henoch, Mead Hunt, Tom Hurwitz, Ken Kobland, William Rexer, Nancy Schreiber, Joel Shapiro
montaggio / editing: Joanna Kiernan
musica / music: Peter Foley
suono / sound: Brian Buckley, Gautum Choudhury, Doug Dunderdale, Alex Lamm, Eric Leung, Mark Mandler, Juan Rodriguez, Jerry Stein, JT Takagi, Bill Wander, Merce Williams
produzione / production: Art21


Susan Sollins (1939–2014) è stata una figura di riferimento nel campo dell’arte contemporanea per oltre trent’anni, nota per le sue innovazioni nella programmazione pubblica e nell’educazione museale. Ha lavorato come curatrice e consulente per numerose istituzioni artistiche ed è stata co-fondatrice di Independent Curators International (ICI), un’organizzazione no-profit che organizza e presenta al grande pubblico mostre itineranti di arte contemporanea. Nel 1997, Sollins ha fondato Art21 e ne è stata direttrice esecutiva per diciassette anni. È stata produttrice esecutiva e curatrice per sette stagioni della serie di punta trasmessa da PBS, Art in the Twenty-First Century.


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Howardena Pindell: Inner Circle – Art21
Oct
12
6:23 PM18:23

Howardena Pindell: Inner Circle – Art21

Per quasi sessant’anni, Howardena Pindell ha esplorato il linguaggio dell’astrazione, lottando al contempo contro un sistema culturale razzista e misogino. Affascinata dai cerchi e dai numeri, ha sviluppato un linguaggio formale che dà voce ad esperienze personali e universali. In questo film, Pindell racconta i ricordi d’infanzia che l’hanno segnata, le sue battaglie contro i pregiudizi sistemici e la gioia profonda che prova nell’essere artista.

For nearly sixty years, Howardena Pindell has explored the language of abstraction, while struggling against a racist and misogynistic cultural system. Fascinated by circles and numbers, she developed a formal language that gives voice to both personal and universal experiences. In this film, Pindell recounts the childhood memories that shaped her, her battles against systemic prejudice, and the deep joy she finds in being an artist.


art and environs

Howardena Pindell: Inner Circle – Art21
United States, 2024, 15’, English

EUROPEAN PREMIERE

regia / direction: César Martínez Barba
fotografia / photography: Sophie Feuer, César Martínez Barba
montaggio / editing: Cèsar Martínez Barba
musica / music: Joel Pickard
suono / sound: Brit Fryer, Fivel Rothberg
produzione / production: Art21


César Martínez Barba è un regista e montatore originario di San Antonio, Texas. Laureato all’Occidental College di Los Angeles, attualmente vive e lavora a New York. È stato selezionato per prestigiosi programmi internazionali, tra cui Art of Editing (Sundance Institute, 2020), North Star (Points North Institute, 2022), Social Justice Filmmaker (Jacob Burns Film Center) e NeXt Doc (2018). È inoltre membro del Brooklyn Filmmakers Collective. Il suo lavoro di montaggio è stato presentato da The Criterion Collection, BET, ABC e in festival come HotDocs, SFFILM e il Big Sky Documentary Film Festival. I suoi film sono stati distribuiti da POV e The New Yorker.


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Christiane Löhr. Flying Seeds, Captured Clouds
Oct
12
6:45 PM18:45

Christiane Löhr. Flying Seeds, Captured Clouds

Christiane Löhr crea sculture senza tempo con gli elementi naturali più delicati: crini di cavallo, semi trasportati dal vento, fili d’erba e bardane. Estremamente fragili nel loro aspetto, ma allo stesso tempo fortemente architettoniche, le sue opere sollevano interrogativi sul rapporto tra uomo e natura. Cosa dura nel tempo? Cosa scomparirà? Cosa c’è sempre stato? La macchina da presa segue l’artista lentamente, cercando l’accesso al misterioso mondo della sua creazione, senza svelarlo completamente.

Christiane Löhr creates timeless sculptures using the most delicate elements of nature: horsehair, airborne seeds, grass stalks and burrs. Fragile in appearance yet powerfully architectural, her works raise questions about the relationship between humans and nature. What remains? What will disappear? What has always been? The camera slowly follows the artist seeking access into the mysterious world of her creation, without fully unveiling it.


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Christiane Löhr. Flying Seeds, Captured Clouds
Germany, 2025, 25’, German, Italian

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Marietta Schwarz, Katja Izmestyeva
fotografia / photography: Katja Izmestyeva
montaggio / editing: Marietta Schwarz, Katja Izmestyeva
suono / sound: Ben Kinder
produzione / production: Marietta Schwarz, Katja Izmestyeva


Marietta Schwarz si è formata come architetto e, dopo la laurea, è passata alla radio lavorando come presentatrice e autrice per Deutschlandfunk e Deutschlandfunk Kultur. Negli ultimi anni ha scritto il libro Midlife e prodotto diversi podcast. Flying Seeds, Captured Clouds (Flug Samen Varianten) è il suo primo documentario.

Katja Izmestyeva ha iniziato la sua carriera nel mondo del balletto e del teatro, per poi passare dietro la macchina da presa e avvicinarsi all'industria cinematografica. Ha lavorato a diversi film come assistente regista e direttrice della fotografia, attualmente sta sviluppando il suo primo lungometraggio nell'ambito del suo programma di master presso l'HFBK di Amburgo.


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Katharina Grosse – Think Big!
Oct
12
7:35 PM19:35

Katharina Grosse – Think Big!

Katharina Grosse è un’artista che va oltre i limiti della tela: armata di pistola a spruzzo e colori vibranti, trasforma spazi interni ed esterni in paesaggi cromatici percorribili, nei quali infrange i confini tra bidimensionalità e tridimensionalità, invitando il pubblico a rivedere le proprie abitudini visive. Il documentario segue la realizzazione dell’installazione presso il museo Hamburger Bahnhof di Berlino e altri suoi progetti negli Stati Uniti, in Danimarca e in Italia, alcuni dei quali hanno suscitato polemiche e reazioni da parte del pubblico. 

Katharina Grosse is an artist who refuses to be limited by the canvas: armed with a spray gun and vibrant paints, she transforms both indoor and outdoor spaces into walkable chromatic landscapes, in which she breaks down the boundaries between two and three-dimensionality and inviting the audience to reconsider their visual habits. The documentary follows the creation of her installation at the Hamburger Bahnhof Museum in Berlin, as well as other projects in the United States, Denmark, and Italy, some of which have sparked controversy and public backlash.


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Katharina Grosse - Think Big!
Germany, 2021, 45’, English, German

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Claudia Müller
fotografia / photography: René Dame, Axel Fischer, Christoph Lerch
montaggio / editing: Anette Fleming
musica / music: Eva Jantschitsch
suono / sound: Ingo Brückmann
produzione / production: Phlox Films


Claudia Müller è regista di documentari e vive tra Berlino e Vienna. Dopo aver studiato germanistica, giornalismo e arte, ha lavorato come giornalista e regista freelance. È conosciuta per i suoi ritratti documentaristici, dedicati principalmente a figure dell’arte internazionali, come la serie Women Artists, un progetto che comprende oltre 80 artiste provenienti da contesti geografici e culturali diversi, le cui opere contribuiscono al dibattito su identità, genere, sessualità e femminismo. Il suo documentario Elfriede Jelinek – Language Unleashed (2022) ha ricevuto il Deutscher Filmpreis come miglior documentario, oltre al premio della critica internazionale FIPRESCI.


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Frida
Oct
12
8:40 PM20:40

Frida

Un viaggio intimo, crudo e magico nella vita, nella mente e nel cuore dell’iconica artista Frida Kahlo. Raccontato per la prima volta con le sue stesse parole, tratte dai suoi diari, da lettere rivelatrici e interviste, il film è arricchito da animazioni poetiche ispirate alle sue opere inconfondibili.

An intimate, raw, and magical journey into the life, mind, and heart of the iconic artist Frida Kahlo. Told for the first time in her own words —drawn from her diaries, revealing letters, and interviews— the film is further enriched by poetic animations inspired by her unforgettable works.


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Frida
United States, Mexico, 88’, Spanish, English

regia / direction: Carla Gutiérrez
montaggio / editing: Carla Gutiérrez
musica / music: Víctor Hernández Stumpfhauser
suono / sound: María Alejandra Rojas, Arturo Salazar “Frosty”
re-recording mixer: Carlos Cortés Navarrete CAS
produzione / production: Amazon Mgm Studios


Carla Gutiérrez è una montatrice e regista di documentari. Il suo film di debutto alla regia, FRIDA, ha vinto il prestigioso Jonathan Oppenheim Award per il miglior montaggio al Sundance Film Festival 2024. Nel ruolo di montatrice ha lavorato a film candidati agli Oscar e ha ricevuto riconoscimenti a numerosi festival. Ha vinto un Emmy Award per News and Documentary e i premi Critic’s Choice Awards e National Board of Review Awards. Ha conseguito un Master in Documentary presso la Stanford University. È stata consulente creativa per il Sundance Edit Lab e mentore per programmi come il Firelight Producers’ Lab e il Tribeca Film Fellows. È membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e degli American Cinema Editors.


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